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tentativi. In qualunque siasi ramo al quale si applichi, e che la natura il prescelse, risorgendo si può dire dal nulla, le vie tutte ricercando della speculazione, con immensa vigoria di spirito, e di talenti, creerà uno stabilimento, distinguendosi nella società, ed in breve sarà quasi per miracolo additato, con una straordinaria fortuna. Tali esempi sono comuni non solo nell’illustre città Bergomense, ma anche nella provincia. Gandino ne somministra una evidentissima prova. Col commercio di panni e lanificj di remotissima origine, come pure nell’antica Valle, a motivo delle innumerevoli praterie, e lanose gregge pasciute, si rese doviziosissimo, e ne sorsero le grandi e potenti famiglie Giovanelli, Gazzana, Dal-Negro, Castelli, Caccia, Rotigni, ed altre delle quali ne daremo un ragguaglio nell’articolo degli uomini illustri. Dagli infaticabili cronicisti, padre Celestino e padre Calvi1 rilevasi che ab-antiquo, dal ricco borgo di Gandino, sortivano annualmente da tre mila panni alti, e quattro mila bassi, che spedivansi nel Milanese, nel Piemonte, nella Romagna, nella Germania, e regno di Napoli. Dalle corrispondenze tuttora esistenti si riconoscono le commissioni che davansi di simil genere ad Ancona, Amburgo, e Danzica; che a Gazzaniga fabbricavansi i migliori pettini per simile fabbricazione, e che in Vertova tenevansi nel mercoledì e venerdì d’ogni settimana il più bello mercato di panni, che esistesse in Italia.
Introdottosi in Germania, ed altri stati altro genere di fabbricazione, ed inventate le macchine ebbe a risentirne un danno il commercio in Gandino, e furono costretti i ne-
- ↑ Celestino storia pag. 540.