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D'ARISTOFANE 287
anchora à le porte.
Coro de le femine
Che havete paura di noi? vi paremo forsi pur assai? e pur non vedete anchora la millesima parte di noi.
Coro de vecchij
O Fedria lasciaremo, che costoro ragionino tanto? non era ben fatto che uno le ligasse ad un legno, e battessele molto bene?
Coro de le femine
Mettiamogli pur le sedelle anchor noi, à ciò che se un gli metterà la mano, non mi sia questo ne i piedi.
Coro de vecchij
Per Giove se alcuno havesse pistato ò due ò tre volte le mascelle di costoro come d’un bufalo, non haverian già loro voce.
Stratillide
Non di meno ecco, alcuno percotta, et io gli darò. E mai niuna altra cagna ti pigliarà i testicoli.
Coro de vecchij
Se non tacerai, io ti darò, et ti caverò la tua vecchiezza.
Stratillide
Tocca solamente Statillide co’l dito, valle à presso.
Coro de vecchij
Che poi, se ti toccherò con le dita, che mal mi farai?
Stratillide
Ti rosicarò il polmone, et ti cavaro le budella.
Coro de vecchij
Non gli è huomo piu savio d’Euripide poeta: che non gli è bestia a’l mondo si sfacciata, come sono le femine.
Stratillide
Alziamo su un secchio d’aqua ò Rodispe.
Coro de vecchij
Che poi ò da i dei odiata, per che sei venuta quà et hai portata l’aqua.