Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/49


IL PLVTO

certo,ma di bello aspetto, e era persona pur assai da bene: di costui benissimo mi satisfacea, et ei iscambieuolméte di me,quàdo tra noi uno hauea bisogno de l’altro.

Ch.
In che egli hauea bisogno de l’opra tua?
V,
E non tante cose. e mi riueriua molto, onde una fiata gli diedi (poi che me lhebe dimandate) uinti drachme da farsi una ueste, e forsi otto per calciarsi, e da uestir le sorelle, e la madre. diedeli anchor da comperar quattro mozzi di fomento.
Ch.
Non molto detto hai per Apolline, ma si uede ch’ei t’honoraua,e portauati amore.
V.
L’amore era semplice e casto. onde dicea che mi richiedeua tal cose, acioche ornatosi de le uesti ch’io gli facea, ogni fiata chele uedeua, s'arricordasse di me.
Ch.
Narrimi come quello che ti brammaua.
V.
Hora ha mutato openione, e pare che mi porti odio. io mandandoli questa piadena con una fugazza, e altre gentilezze, secretamente gli mandai à dire,che in questa sera l’harei uisitato.
Ch.
che t’ha egli fatto ? dillomi.
V.
Mi rimandò egli tai gentilezze, con risposta, che mai piu uenirà a me: apresso sprezzandomi, odo che disse, che anchor per tempo assai i Milesij erano galiardi,e potenti.
Ch.