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CONGREGANTI
ti. ma se noi sederemo, e ne staremo savie acconciandosi le veste, e la barba, quando sederemo, e faremo lì circonlegate, che non pensarà vedendone, che noi non siamo huomini? Agirrio havendo la barba di Promomo s’è ascoso, nondimeno gli era prima una donna, pur tu’l vedi, adesso egli fà cose grandi ne la cità. per il presente dì havemo l’audacia d’un fatto così grande, se à qualche modo potemo pigliare le cose de la cità per farle qualche bene. adesso ne corremo ne spingemosi.
Don.
Et in che modo la potestà feminile concionerà?
Pra.
Molto ottimamente. dicono che i giovani, che molto si commovono molto son gratissimi, e questo n’è à noi secondo una certa fortuna.
Don.
Non so io, la isperienza mia è grave.
Pra.
Dunque congregate quì siamo convenientemente, che consideremo prima, quello che bisogna dirci. non prevenirai tu che ti circonlighi la barba? e l’altre che hanno pensato ciò che debon dire?
Don.
Quale è quella sì misera de noi che non sapia dire?
Pra.
Horsu circumligati ò tu, che presto diventi huomo, e io ponendomi le corone, mi circonlegaro, e istessa dirò, se’l mi parerà.
Don.
Prassagora cara tu, considera ò misera e infelice che la cosa par ridicola.