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Cle.
Hor ti darò de la farina che ho parecchiata.
Al.
Et io pane da barcaruoli bene impastato, et de la carne arrostita. niente altro. hor mangia.
Po.
Compite mò, quel che havete fatto, che io darò le retene ne i Pnici, à quello di voi, che mi farà più bene.
Al.
Hor correrò io in prima?
Cle.
Nò, nò, ma io.
Co.
O popolo tu hai buon principio, quando tutti gli huomini ti temeno come signore et rè. ma sei ben introdutto. tu hai piacere che ti sia compiaciuto, et che sij sbeffato. et à quel che dice, sempre hai tenuta aperta la bocca, et la tua mente che hai, se ne và in viagio.
Po.
Mente non è ne i vostri capelli, quando voi vi pensate, che io non sia savio. ma io di mia volonta di queste cose mi sbizerisco, perche me ne toglio pur spasso, essendo ogni dì ingannato: et voglio mandar fuora un ladro soprastante, et questo come sarà pieno, alzandolo, lo ferirò.
Co.
Cosi tu farai ben bene, se sei prudente ne i costumi molto bene, come dici. se costoro in Pnice diligentemente nutrisci, come publichi, et de'l popolo. et poi quando non t'averrà la vivanda, sacrifica, et cena di costoro quel che sarà pieno, e grasso.
Po.
Consideratemi poi se saviamente vago à torno à costor, che si pensano di sapere assai cose et