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Al.
Che cosa gli è?
Po.
Portalomi fuor di piedi, non haveva il mio, ma quel di Cleonimo. ma piglialo da me et servimi.
Cle.
Eh, non anchora ò patrone, te ne prego avanti che haverai udito i mei indivinamenti.
Al.
Et i miei adesso.
Cle.
Ma se tu ti confiderai in costui, bisogna che tu sij molzuto.
Al.
Et se tu in costui, bisogna che diventi senza capella, infino a'l Mirrino.
Cle.
Ma dicono i mei, che ti bisogna comandare à tutta quanta la cità, incoronato di rose.
Al.
Et i mei anchora dicono, che tu haverai una porpora larga, et una ghirlanda su una caretta adorata et scacierai smicita, et cirio.
Cle.
Et pur và et porta questi, à ciò che costui gli oda.
Al.
In bon'hora.
Po.
Et tu hor porta.
Cle.
Ecco.
Al.
Ecco.
Po.
Per Giove niente vieta.
Co.
Gratissimma, et giocondissima luce de'l dì farà à quelli che quì sono, et che vengono, se Cleone morirà. nulla di meno, ho udito alcuni vecchi à contradire, come sono noiosissimi ne'l segno de la giustitia che se costui non fosse fatto ne la cità grand'huomo, non vi sariano stati doi vasi utili,