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brigata grande, et stridola.

Al.
Et il mio culo non sà già questo.
Cle.
Tu non pensarai huomo da bene farmi ingiuria ne’l concilio: andiamo à la brigata.
Al.
Niuna cosa lo vieta. eccomi, và, niente vi distegna.
Cl.
O popolo vien fuora quà, per Giove ò padre.
Al.
Vien fuora sì ò brigatella carissima.
Po.
Chi sono costoro che chiamano, non vi tollete da la porta? la mia ghirlanda havete stracciata.
Cl.
Esci, se tu vuoi vedere à che modo sono ingiuriato.
Po.
Chi t’ha ingiuriato ò Paflagone?
Cl.
Per te sono battuto da costui et da questi giovani.
Po.
Perche?
Cl.
Perche ti amo ò brigata et ti osservo.
Po.
Et tu che sei, dimi’l vero.
Al.
Osservatore di costui, tuo vecchio amatore, et che hà desiderio di farti de'l bene. et molti altri et da bene et honesti, ma non siamo potenti per costui. perche tu assomiglij à quelli putti inamorati. et questi da bene et honesti non ricevi. et te istesso dai à quelli che vendono le lucerne, et à quelli che fanno le corde, et à quelli che tagliano le pelli, et à quelli che vendono i corami.
Cl.
Facio ben io de'l bene à la brigata.
Al.
Dimi hora, che farai?
Cl.
Perche hò scacciato da Pilo lo imperadore, navigando de là, hò menato i Laconiesi.