Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/165


LE RANE
cente gravi cose: Che poi i boccalari contra le porte gli percuottono la panza, i fianchi, e le natighe. questo altro sendo battuto ne le piazze, pettegiatoli dietro ci enfia la lampade e fig'.
Coro
Gran cosa, gran contentione, guerra infinita viene. è dunque cosa difficile dividere l'opera, quando costui la istende violentemente. quell'altro può ritornare e fermarsi fortemente: ma in questa medesima cosa sederete, perche sonno molti ingressi e altri anchor de sofismati. quello dunq; che havete da contendere, dicitelo, entrate, riverberate le cose antiche e nuove, e dicete qualche cosa sottile, e sapiente: ma se dubitate, che alcuno ignorantemente non s'appropinqui à gli spettatori à conoscere le cose sottili de disputtanti, non habiate timenza, che non è cosi, perche elli anchora combatteno, e ogniuno havendo il libro cerca de imparare prudentemente. ma altramente le nature sono ottime, e adesso acuti sono. dunque niente temerete, ma dite il tutto con gratia d'i spettatori sapientissimi.
Euripide
Et io mi volgerò circa i toi prologi, à ciò che primamente ponderi la prima parte de la tua prudente Tragedia, imperò che è oscura ne 'l trattar de le cose.
Dionisio
Et quali ponderarai tu?
Euripide
Molti molti, primamente mi dirai quello da la Orestia.