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D'ARISTOFANE. 67
Xanthia
Bon dì patrone.
Dionisio
Che cosa è quà?
Xanthia
Tenebre, oscuritade, e fango.
Dionisio
Hai tu visto lì in alcun luogo i patricidi, e per giuri, quali egli dicea à noi?
Xanthia
Tù non hai visto?
Dionisio
Per Nettuno io, e adesso il vegio. hor che faremo?
Xanthia
E ottima cosa che andiamo inanti, che questo è il luogo dove ei diceva essere le salvaticine crudeli. molto egli piagnerà, che egli superbiava e facea furia, à ciò che io temesse, sapendo ch'io son buon gueriere, certo niuna cosa è più superba di Hercole. io vorrei incontrarmi in alcuno, e far alcun certami degno de la via.
Xanthia
Per Giove, sento io un gran strepito.
Dionisio
Dove, dove?
Xanthia
Di dietro.
Dionisio
Hor và di dietro.
Xanthia
Ma se vede bene,
Dionisio
Va inanti.
Xanthia
Et certamente io veggio una gran bestia.
Dionisio
Grande? e come?
Xanthia
Grave, crudele che variamente mutasi, alcuna volta è bove, mulo, donna bellissima.
Dionisio
Dove è?
Xanthia
Ecco che ne vò à lei, ma non più è donna, ma egli è un cane.