Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/99


 [74]
Qui: doue con ſerena e lieta ſronte
     Par ch’ogn’hor rida il gratioſo Aprile,
     Gioueni e dòne ſon, qual preſſo a ſonte
     Canta con dolce, e dilettoſo ſtile:
     Qual d’un arbore all’óbra, ql d’un mòte
     O giuoca, o daza, o fa coſa no vile,
     E qual lúgi da glialtri, a vii ſuo fedele:
     Diſcuopre l’amoroſe ſue querele.

 [75]
Per le cime de i Pini, e de gli Allori:
     De glialti Faggi, e de gl’hirſuti Abeti:
     Volan ſcherzado i pargoletti Amori
     Di lor vittorie altri godendo lieti:
     Altri pigliando a ſaettare i cori:
     La mira quindi, altri tendendo reti:
     Chi tempra dardi ad vii ruſcel piú baffo
     E chi gli aguzza ad vn volubil ſaſſo.

 [76]
Quiui a Ruggier vn gra corſier ſu dato
     Forte, gagliardo: e tutto di pel ſauro,
     C hauea il bel guernimento ricamato
     Di pretioſe géme, e di fin’ auro
     E ſu laſciato in guardia quello alato
     Quel ch ſoleavbidire al vecchio Mauro
     A vn giouene, che dietro lo menaffi
     Al buon Ruggier, co men frettofi paſſi.

 [77]
Quelle due belle giouani amoroſe:
     C hauea Ruggier da l’épio ſtuol difeſo
     Da l’épio ſtuol, che dianzi ſé gli oppoſe
     Su ql camin: e’ hauea a ma deſtra preſo.
     Gli diſſero Signor le virtuoſe
     Opere voſtre, che giá habbiamo inteſo,
     Ne fan ſi ardite: che l’aiuto voſtro
     Vi chiederemo a beneſicio noſtro.

 [78]
Noi troueren tra via toſto vna lama
     Che fa due parti di queſta pianura,
     Vna crudel che Eriphilla ſi chiama:
     Difende il potè, e sforza, e igana e ſura:
     Chiunque andar ne l’altra ripa brama,
     Et ella e giganteſſa di ſtatura:
     Li denti ha lúghi: evelenofo il morſo
     Acute Pugne: e graffia come vn’Orfo.

 [79]
Oltre che ſempre ci turbi il camino
     Che libero fari a: ſé non foſſe ella:
     Spelici correndo per tutto il giardino
     Va cliſturbado hor qſta coſa hor qlla:
     Sappiate che del populo aſſaſſino
     Che vi aſſali ſuor de la porta bella,
     Molti ſuoi ſigli ſon: tutti ſeguaci
     Empii come ella: inhoſpiti e rapaci.

 [80]
Ruggier riſpoſe : non ch’una battaglia,
     Ma per voi faro pronto a farne cento,
     Di mia pſona in tutto quel che vaglia
     Fatene voi: fecondo il voſtro intento,
     Ch la cagiò ch’io veſto piaſtra e maglia
     Non e per guadagnar terre: ne argento:
     Ma ſol per farne beneſicio altrui,
     Tanto piú a belle donne come vili.

 [81]
Le donne molte gratie riferirò,
     Degne d’un cauallier: come qll’era,
     E coſi ragionando ne venire,
     Doue videro il ponte e la riuiera:
     E di Smeraldo ornata: e di Zafiro
     Su l’arme d’or, vider’ la donna altiera
     Ma dir ne l’altro canto differiſco
     Come Ruggier con lei ſi poſe a riſco.