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Conobbi tardi il ſuo mobil’ingegno,
Vſato amare, e difamare a vn punto,
Nò era ſtato oltre a duo meſi in regno:
Ch’ u nouo amate al loco mio ſu aſſunto
Da ſé cacciommi la fata con ſdegno:
E da la gratia ſua m’hebbe diſgiunto,
E ſeppi poi, che tratti a ſimil porto
Hauea mill’altri amanti: e tutti a torto.
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E perche eſſi non vadano pel mondo
Di lei narrando la vita laſciua,
Chi qua, chi la, per lo terren fecondo
Li muta: altri in Abete: altri in Oliua:
Altri i_ Palma: altri i_ Cedro: altri (ſecodo
Che vedi me) ſu queſta verde riua:
Altri in liquido ſonte, alcuni in ſiera:
Come piú agrada a quella fata altiera.
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Hor tu che fei per non vſata via
Signor venuto all’Iſola fatale,
Accio ch’alcuno amante per te ſia
Cóuerſo in pietra: o i onda, o fatto tale,
Haurai d’Alcina ſcettro e ſignoria,
E farai lieto fopra ogni mortale,
Ma certo ſii: di giuger toſto al paſſo
D’etrar: o i_ fiera: o i_ ſote: o i_ legno: o i_ fſaſſo
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Io te n’ho dato volentieri auiſo:
No ch’io mi creda: ch debbia giouarte
Pur meglio ſia: che non vadi improuiſo
E de coſtumi ſuoi tu ſappia parte,
Che ſorſè come e differente il viſo,
E differente anchor l’ingegno: e l’arte,
Tu ſaprai ſorſè riparare al danno:
Quel che ſaputo mill ’altri non hanno.
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Ruggier che conoſciuto hauea p fama
Ch’Aſtolfo alla ſua donna cugin’ era:
Si dolſe assai che in ſteril piata e grama
Mutato haueſſe la ſembianza vera,
E per amor di quella che tanto ama
(Pur ch ſaputo haueſſe T che maniera)
Gli hauria fatto ſeruitio, ma aiutarlo
In altro non potea: ch’in confortarlo.
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Lo fe al meglio che ſeppe, e domadolli
Poi ſé via c’era ch’ai regno guidaſſi
Di Logiſtilla, o per piano, o per colli:
Si che per quel d’Alcina non andaſſi,
Che ben ve n’era vn’ altra ritornolli
L’arbore a dir: ma piena d’aſpri faſſi,
S’andado vn poco inazi alla man deſtra
Saliffe il poggio: i ver la cima alpeſtra.
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Ma che non penſi giá: che ſeguir poſſa
Il ſuo camin p quella ſtrada troppo,
Incontro haura di gente ardita, groſſa
E ſiera compagnia con duro intoppo,
Alcina ve li tien: per muro e ſoſſa
A chivoleſſe vſcir ſuor del ſuo groppo
Ruggier quel Mirto ringratio del tutto
Poi da lui ſi parti dotto & inſtrutto.
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Venne al cauallo e lo diſciolſe: e preſe
Per le redine: e dietro ſé lo traſſe,
Ne come fece prima piú l’aſcefe:
Perche mal grado ſuo non lo portaſſe,
Seco penſaua come nel paeſe
Di Logiſtilla a ſaluamento andaſſe,
Era diſpoſto, e fermo vſar ogni opra
Che no gli haueſſe Iperio Alcina fopra