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Di ſorza a Rodomonte vna gran parte
La coſcia e’l ſianco apto haueano tolto,
Ruggiero hauea deſtrezza, hauea grade arte
Era alla lotta eſercitato molto,
Sete il vantaggio ſuo, ne ſé ne parte,
E d’ode il ſangue vſcir vede piú ſciolto
E doue piú ferito il Pagan vede
PuO braccia e petto e V uno e l’altro piede
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Rodomonte pien d’ ira e di diſpetto
Ruggier nel collo e ne le ſpalle prede,
Hor lo tira, hor lo ſpinge, hor fopra il petto
Solleuato da terra lo foſpéde,
Quinci e quindi lo ruota e lo tien ſtretto
E per farlo cader molto contède:
Ruggier ſta in ſé raccolto e mette i opra
Seno e valor: per rimaner di fopra.
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Tanto le pſe andò mutando il ſranco
E buon Ruggier: ch Rodomonte cinſe
Calcogli il petto fu’l finiſtro ſianco
E con tutta ſua ſorza iui lo ſtrinfe:
La gamba deſtra a vn tépo inazi al maco
Giocchio e all’altro attratierfogli e ſpife
E da la terra in alto folleuollo
E con la teſta in giú ſtefo tornollo.
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Del capo e de le ſchene Rodomonte
La terra impreſle, e tal ſu la percoſſa:
Che da le piaghe ſue come da ſonte
Lungi andò il ſangue a far la terra roſſa,
Ruggier e’ ha la Fortuna per la ſronte
Perche leuarſi il Saracin non poſſa
l’úa ma col pugnai gliha fopra gliocchi
l’altra alla gola, al vètre gli ha i gíocchi
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Come tal volta oue ſi caua l’Oro
La tra Pannoni, o ne le mine Hibere
Se improuiſa mina ſu coloro
Che vi conduſſe empia auaritia, fere
Ne reſtano ſi oppreſſi: che può il loro
Spirto a pena onde vſcire adito hauere,
Coſi ſu il Saracin non meno oppreſſo
Dal vincitori toſto ch’in terra meſſo.
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Alla viltá de l’elmo gli appreſenta
La punta del pugnai e’ hauea giá tratto,
E che ſi rèda minacciando tenta
E di laſciarlo viuo gli fa patto,
Ma quel che di morir manco pauèta
Che di moſtrar viltade a vn minimo atto:
Si torce e ſcuote, e per por lui di ſotto
Mette ogni ſuo vigor ne gli fa motto.
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Come Maſtin ſotto il feroce Alano
Che ſiſſi i déti ne la gola gli habbia
Molto s’ affanna e ſi dibatte inuano
Con occhi ardati, e con ſpumoſe labbia,
E non può vſcire al predator di mano
Che vince di vigor non giá di rabbia,
Coſi falla al Pagano ogni penſiero
D’ uſcir di ſotto al vincitor Ruggiero,
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Pur ſi torce e dibatte ſi che viene
Ad eſpedirfi col braccio migliore,
E con la deſtra man che’l pugnai tiene
Che traſſe anch’ egli in ql gtraſto ſuore.
Tenta ferir Ruggier ſotto le rene
Ma il giouene s’ accorſe de l’errore
In che potea cader: per differire
Di far quel’empio Saracin morire.