Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
[607]
S’apprefento Ruggier con l’augel d’Oro
Ch nel capo vermiglio hauea due teſte:
E come diſegnato era ſra loro
Con le medeſme inſegne e fopraueſte,
Che come dianzi ne la pugna ſoro
Eran tagliate anchor ſorate e peſte,
Si che toſto per quel ſu conoſciuto
C hauea con Bradamante combattuto.
[53]
Con ricche veſti e Regalmente ornato
Leon fenz’arme a par con lui venia,
E dinanzi e di dietro e d’ogni lato
Hauea honorata e degna compagnia
A Carlo s’inchino che giá leuato
Se gliera incontra, e hauendo tuttauia
Ruggier p man, nelqual intente e ſiſſe
Ogn’uno hauea le luci, coſi diſſe.
[54]
Queſto e il buon caualliero ilqual difeſo
S’è dal naſcer di giorno al giorno eſtito:
E poi che Bradamante o morto o preſo
O ſuor non l’ha de lo ſteccato ſpinto,
Magnanimo Signor, ſé bene inteſo
Ha il voſtro bando, e certo d’hauer vinto
E d’hauer lei per moglie guadagnata:
E coſi viene accio che gli ſia data.
[55]
Oltre che di ragion per lo tenore
Del bado, no v’ha altr’ huom da far diſegno
Se s’ ha da meritarla per valore
Qual cauallier piú di coſtui n’e degno?
S’hauer la dee chi piú le porta amore
Nò e ch’il paiTi: o ch’arriui al ſuo ſegno,
Et e qui preſto contra a chi s’ oppone
Per difender con l’arme ſua ragione.
[56]
Carlo e tutta la corte ſtupefatta
Queſto vdendo reſto: e’ hauea creduto
Che Leon la battaglia haueſſe fatta
Non qſto cauallier non conoſciuto,
Marphiſa che con glialtri quiui tratta
S’era ad vdire: e ch’apena potuto
Hauea tacer ſin che Leon finiffe
Il ſuo parlar, ſi fece inanzi e diſſe.
[57]
Poi che non e’ e Ruggier che la conteſa
De la moglier ſra ſé e coſtui diſcioglia.
Accio per mancamento di difeſa
Coſi ſenza rumor non fegli toglia:
Io che gli ſon ſorella queſta impreſa
Piglio contra a ciaſcun, ſia chi ſi voglia:
Che dica hauer ragione in Bradamante
O di merto a Ruggiero andare inante.
[58]
E con tant’ ira, e tanto ſdegno eſpreffe
Queſto parlar, ch molti hebber ſoſpetto
Che ſenza attender Carlo che le deſſe
Campo, ella haueſſe a far quiui l’effetto,
Hor non panie a Leon che piú doueſſe
Ruggier celarli, e gli cauo l’elmetto
E riunito a Marphiſa ecco lui pronto
A renderai di ſé (diſſe) buon conto.
[59]
Quale il canuto Egeo rimaſe: quando
Si ſu alla menſa federata accorto
Ch qllo era il ſuo figlio: alquale inſtado
L’iniqua moglie hauea il veneno porto,
E poco piú che foſſe ito indugiando
Di conoſcer la ſpada, l’hauria morto,
Tal fuMarphifa, quado il Caualiiero
Ch’odiato hauea, conobbe eſſer Ruggiero