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Ruggier fuggito il ſuo guardia ſtrozzato
Si troua il giorno: e apta la prigiòe,
Chi quel, chi queſto penſa che ſia ſtato,
Ne parla ogn’ u: ne perho alcun s’ appoe,
Ben di tutti glialtri huomini penſato
Piú toſto ſi faria che di Leone,
Che pare a molti e’ hauria cauſa hauuto
Di farne ſtratio, e non di dargli aiuto.
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Riman di tanta corteſia Ruggiero
Confuſo ſi, ſi pien di marauiglia,
E tramutato ſi da quel penſiero
Che quiui tratto l’hauea tante miglia,
Che mettendo il fecondo col primiero
Ne a qſto quel, ne qſto a quel ſimiglia,
Il primo tutto era odio ira e veneno,
Di pietade e il fecondo, e d’ amor pieno.
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Molto la notte, e molto il giorno pèſa,
D’ altro non cura: & altro non diſia.
Che da Pobligation che gli hauea ímèfa
Sciorſi: con pari e maggior corteſia,
Gli par ſé tutta ſua vita diſpenfa
In lui ſeruire: o breue o lunga ſia
E ſé s’ eſpone a mille morti certe
Non gli può tanto far, che piú nò merte.
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Venuta quiui in tanto era la nuoua
Del bando e’ hauea fatto il Re di Fracia,
Ch chi vuol Bradamate habbia a far proua
Co lei di ſorza, co ſpada e co lácia:
Queſto vdir’a Leon ſi poco gioua
Che se gli vede impallidir la guancia:
Perch, eoe huom ch le ſue ſorze ha note
Sa ch’a lei pare in arme eſſer non puote.
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Fra ſé diſcorre e vede che ſupplire
Può con P ingegno oue il vigor ſia maco
Facendo con ſue inſegne comparire
Queſto Guerrier: di cui no fa il nòe acho
Che di poſſanza iudica e d’ ardire
Poter ſtar contra a qual ſi voglia ſranco,
E crede ben s’ a lui ne da P impreſa
Che ne ſia vinta Bradamante e preſa.
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Ma due coſe ha da far, P una diſporre
Il Cauallier, che queſta impreſa accetti,
l’altra nel campo in vece ſua lui porre
In modo che non ſia chi ne foſpetti,
A ſé lo chiama, e’l caſo gli diſcorre
E pregai poi con efficaci detti
Ch’egli ſia quel ch’a qſta pugna vegna
Col nome altrui: ſotto mentita inſegna,
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l’eloquentia del Greco assai potea
Ma piú de P eloquentia potea molto
L’obligo grade che Ruggier gli hauea,
Da mai non ne douere eſſere iſciolto,
Si che quantunqj duro gli parea
E non poſſibil quaſi: pur con volto
Piú che con cor giocondo: gli riſpofe
Ch’era per far per lui tutte le coſe.
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Benché da ſier dolor: toſto che queſta
Parola ha detta: il cor ferir ſi ſenta,
Che giorno e notte e ſempre lo moleſta
Sempre l’affligge e ſempre lo tormenta,
E vegga la ſua morte manifeſta
Pur non e mai per dir che ſé ne penta-
Che prima ch’a Leon non vbbidire
Mille volte nò ch’una: e per morire.