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E come huom d’alto e di ſublime core
Oue V haurian molt’ altri in odio hauuto,
Egli s’innamoro del ſuo valore,
Ne veder fargli oltraggio hauria voluto
Gli farebbe per vn de ſuoi che muore
Vederne morir fei manco ſpiaciuto.
E pder’ancho parte del ſuo regno,
Che veder morto vn cauallier ſi degno.
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Come bambin ſé bé la cara madre
Iraconda lo batte e da ſé caccia
Non ha ricorſo alla ſorella o al padre
Ma a lei ritorna, e co dolcezza abbraccia
Coſi Leon, ſé ben le prime ſquadre
Ruggier gli vccide e I* altre gli minaccia
Non lo può odiar: pch’ all’amor piú tira
L’alto valor: che qlla oſſeſa all’ira.
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Ma ſé Leon Ruggiero amira & ama
Mi par che duro cambio ne riporte,
Che Ruggiero odia lui: ne coſa brama
Piú che di dargli di ſua man la morte,
Molto co gliocchi il cerca, & alcu chiama
Ch glie le moſtri: ma la buona ſorte
E la prudétia de l’eſperto Greco
Non laſcio mai che s’ affrontaffe ſeco,
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Leone, accio che la ſua gète affatto
Non foſſe vcciſa, ſé ſonar raccolta,
Et all’Imperatore vn meſſo ratto
A pregarlo mando che deſſe volta,
E ripaſſaſſe il fiume: e che buon patto
N’haurebbe ſé la via non gliera tolta,
Et eſſo con non molti che raccolſe
Al ponte ond’ era entrato i paſſi volſe,
[95]
Molti in poter de Bulgari reſtaro
Per tutto il monte, e sin’ al fiume vcciſi,
E vi reſtauan tutti: fe’l riparo
Non gli haueſſe del Rio toſto diuiſi,
Molti cader da i ponti e s’ affogaro: ■
E molti ſenza mai volgere i vili
Quindi lontano irò a trouare il guado,
E molti fur prigion tratti in Belgrado,
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Finita la battaglia di quel giorno
Ne laqual poi ch il lor Signor ſu eſtinto,
Dano i Bulgari hauriao hauuto e ſcorno
Se per lor non haueſſe il Guerrier vinto:
Il buon Guerrier che’l cádido Liocorno
Ne lo ſcudo vermiglio hauea dipinto,
A lui ſi traſſon tutti da cui queſta
Vittoria conofeean: con gioia e feſta.
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Vno il ſaluta: vn’ altro fegl’inchina:
Altri la mano, altri gli bacia il piede:
Ogn’ un quanto piú può ſé gli auuicina
E beato ſi tien chi appreſſo il vede,
E piú ch’il tocca, che toccar diuina
E fopra naturai coſa ſi crede,
Lo pregan tutti: e vano al ciel le grida
Che ſia lor Re lor Capitan lor Guida.
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Ruggier riſpoſe lor che Capitano
E Re fará quel che ſia lor piú a grado:
Ma ne a baſtó ne a ſcettro ha da por mao
Ne p ql giorno entrar vuole i Belgrado,
Che prima che ſi faccia piú lontano
Leon Auguſto e che ripaſſi il guado,
Lo vuol ſeguir, ne torſi da la traccia
Fin che noi giuga, e ch morir noi faccia.