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Diceua queſte & altre coſe molte
Ragionando ſra ſé Ruggiero, e ſpeffo
Le dicea in guiſa ch’erano raccolte
Da chi tal’hor ſé gli trouaua appreſſo,
Si che il tormento ſuo piú di due volte
Era a colei per cui patiua: eſpreffo,
A cui nò dolea meno il ſentir lui
Coſi doler: che i proprii affanni ſui.
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Ma piú d’ ognialtro duol che le ſia detto
Che tormèti Ruggier: di qſto ha doglia
Ch’ intende che s’ affligge per ſoſpetto
Ch’ella lui laſci, e che ql Greco voglia,
Onde accio ſi conſorti: e che del petto
Queſta credeza e qſto error ſi toglia
Per vna di ſue ſide cameriere
Gli ſé qſte parole vn di ſapere.
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Ruggier qual ſemp ſui tal’eſſer voglio
Fin’ alla morte: e piú: ſé piú ſi puote,
O (lami Amor benigno: o m’ufi orgoglio,
O me Fortuna in alto: o in baffo ruote.
Immobil ſon di vera fede ſcoglio
Ch d’ ogn’ intorno ilveto, e il mar pcuote,
Ne giamai per bonaccia ne per verno
Luogo mutai: ne muterò in eterno.
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Scarpello ſi vedrá di piombo o lima
Formare in varie imagini Diamante,
Prima che colpo di Fortuna: o prima
Ch’ira d’Amor rópa il mio cor coſtáte,
E ſi vedrá tornar verſo la cima
De l’alpe il fiume turbido e ſonante,
Che per nuoui accidèti: o buoni o rei
Faccino altro viaggio i penſier miei.
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A voi Ruggier tutto il dominio ho dato
Di me: ch ſorſè e piú ch’altri no crede,
So ben ch’a nuouo principe giurato
NO ſu di qſta mai la maggior fede,
So che ne al modo il piú ſicuro ſiato
Di qſto: Re ne Imperator poſſiede,
Non vi biſogna far ſoſſa ne torre
Per dubbio ch’altri a voi lo vèga a torre
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Che ſenza ch’aſſoldiate altra pſona
No verrá aſſalto a cui no ſi refiſta:
NO e ricchezza ad eſpugnarmi buona:
Ne ſi vii pzzo vn cor gentile acquiſta,
Ne nobiltá ne altezza di corona
Ch’ai ſciocco volgo abbagliar ſuol la viſta
NO beltá ch’in lieue animo può assai
Vedrò che piú di voi mi piaccia mai.
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Non hauete a temer, ch’in ſorma nuoua
Intagliare il mio cor mai piú ſi poſſa,
Si l’imagine voſtra ſi ritroua
Sculpita in lui, ch’eſſer non può rimoſſa,
Che’l cor non ho di cera e fatto proua,
Che gli die cento non ch’una percoſſa
Amor: prima che ſcalia ne leuaſſe
Quando all’imagin voſtra lo ritraſſe.
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Auorio e gemma, & ogni pietra dura
Che meglio da l’intaglio ſi difende
Ròper ſi può, ma non ch’altra ſigura
Prenda: che quella ch’una volta prende,
Non e il mio cor diuerſo alla natura
Del marmo: o d’altro ch’ai ferro còtède:
Pria eſſer può ch tutto Amor lo ſpezze,
Che lo poſſa ſculpir d’ altre bellezze.