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Solo ſenza te ſon, ne coſa in terra
Senza te poſſo hauer piú che mi piaccia,
Se teco era in tempeſta: e teco in guerra
Perche no ancho in otio & in bonaccia?
Ben grade e’l mio fallir, poi che mi ferra
Di queſto fango vſcir per la tua traccia,
Se ne gli affanni teco ſui, per c’hora
No ſono a parte del guadagno anchora?
[172]
Tu guadagnato e perdita ho fatto io
Sol tu all’acqſto, io nò ſon ſolo al dano,
Partecipe fatto e del dolor mio
L’Italia, il regno Franco, e l’Alemanno,
O quato quanto il mio Signore e Zio,
O quanto i Paladin da doler s’ hanno,
Quato l’Imperio, e la Chriſtiana Chieſa,
Che perduto han la ſua maggior difeſa,
[173]
O quanto ſi torra per la tua morte
Di terrore a nimici e di ſpauento,
O quanto Pagania fará piú ſorte
Quato animo n’haura quanto ardiméto,
O come ſtar ne dee la tua coſorte
Sin qui ne veggo il piato e’l grido ſento:
So che m’accuſa: e ſorſè odio mi porta
Che p me teco ogni ſua ſpeme e morta.
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Ma Fiodiligi, al men reſti vn cóforto
A noi che ſian di Brandimarte priui,
Ch’inuidiar lui con tanta gloria morto
Denno tutti i guerrier c’hoggi ſon viui,
Quei Decii, e ql nel Roma ſoro abſorto
Quel ſi lodato Codro da gli Argiui
No co piú altrui .pfitto e piú ſuo honore
A morte ſi donar, del tuo Signore.
[175]
Queſte parole & altre dicea Orlando
In tanto, i bigi, i bianchi, i neri ſrati
E tutti glialtri chierci ſeguitando
Andauan co lungo ordine accoppiati,
Per l’alma del defunto Dio pregando
Che gli donaſſe requie tra beati,
Lumi inazi e p mezo e d’ognintorno
Mutata hauer parean la notte in giorno.
[176]
Leuan la bara, & a portarla ſoro
Meſſi a vicenda Conti e Cauallieri,
Purpurea ſeta la copria, che d’oro
E di gran perle hauea còpaſſi altieri:
Di no men bello e ſignoril lauoro
Hauean gémati e ſplendidi origlieri
E giacea quiui il cauallier co veſta
Di color pare, e d’ un lauor coteſta.
[177]
Trecento a glialtri eran paſſuti inanti
De piú poueri tolti de la terra,
Parimète veſtiti tutti quanti
Di panni negri, e lunghi fin’ a terra,
Cento paggi ſeguian fopra altretanti
Groſſi caualli, e tutti buoni a guerra,
E i caualli co i paggi iuano il ſuolo
Radendo col lor habito di duolo.
[178]
Molte bandiere inanzi e molte dietro
Che di diuerſe inſegne eran dipinte
Spiegate accOpagnauano il feretro:
Lequai giá tolſe a mille ſchiere vinte
E guadagnate a Ceſare & a Pietro
Hauean le ſorze e’ hor giaceano eſtinte:
Scudi v’erano molti, che di degni
Guerrieri, a chi fur tolti, haueao i ſegni