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[19]
Con grande Igegno e nò minor bellezza
     (Che fatta l’hauria amabil fin’ a i faſſi)
     Era giúto vn’ amore vna dolcezza
     Che par ch’a rimèbrarne il cor mi paſſi,
     Nò hauea piú piacer ne piú vaghezza
     Ch d’effer meco: ou’io mi ſteffi o andaſſi,
     Senza hauer lite mai ſtemo gran pezzo
     l’hauémo poi per colpa mia da ſezzo.

[20]
Morto il ſuocero mio dopo cinque anni
     Ch’ io ſottopoſi il collo al giugal nodo,
     No ſtero molto a cominciar gli affanni
     Ch’io ſento achora, e ti diro in ch modo,
     Métre mi richiudea tutto co i vanni
     l’Amor di queſta mia che ſi ti lodo,
     Vna femina nobil del paeſe
     Quanto accèder ſi può: di me s’ acceſe.

[21]
Ella ſapea d’ incanti e di malie
     Quel che ſaper ne poſſa alcuna Maga,
     Rendea la notte chiara, oſcuro il die,
     Fermaua il Sol, facea la terra vaga,
     Nò potea trar perho le voglie mie
     Che le ſanaſſin l’amorofa piaga
     Col rimedio che dar nò le potria
     Senza alta ingiuria de la dona mia.

[22]
Non perche foſſe assai gentile e bella,
     Ne perche fapefs’ io che ſi me amaſſi:
     Ne per gran don, ne per pmeſſe, ch’ella
     Mi feſſe molte: e di còtinuo inſtaffi:
     Ottener potè mai, ch’una ſiammella
     Per darla a lei del primo amor leuaſſi
     Ch’a dietro ne trahea tutte mie voglie
     Il conofeermi ſida la mia moglie.

[23]
La ſpeme, la credenza, la certezza
     Che de la fede di mia moglie hauea
     M’hauria fatto ſprezzar quanta bellezza
     Haueſſe mai la giouane Ledea,
     O quanto oſſerto mai ſenno e ricchezza
     Fu al gran paſtor de la montagna Idea,
     Ma le repulſe mie no valean tanto
     Che poteſſon leuarmela da canto.

[24]
Vn di che mi trouo ſuor del palagio
     La Maga, che nomata era Meliſſa,
     E mi potè parlare a ſuo grande agio,
     Modo trouo da por mia pace in riſſa:
     E co lo ſpron di geloſia maluagio
     Cacciar del cor la ſé che v’ era ſiſſa,
     Comincia a comédar la intention mia
     Ch’io ſia fedele a chi fedel mi ſia.

[25]
Ma che ti ſia fedel tu non puoi dire
     Prima che di ſua Fé proua non vedi:
     S’ella non falle e che potria fallire
     Che ſia fedel che ſia pudica credi,
     Ma ſé mai ſenza te non la laſci ire:
     Se mai vedere altr’huom non le còciedi:
     Onde hai qſta baldanza che tu dica
     E mi vogli affermar che ſia pudica?

[26]
Scortati vn poco: feoſtati da caſa
     Fa che le cittadi ondano e i villagi
     Che tu ſia andato e ch’ella ſia rimaſa:
     A gli amanti da comodo e a i meſſaggi:
     S’a prieghi a doni nò ſia perſuaſa
     Di fare al letto maritale oltraggi,
     E che facédol creda che ſi cele,
     Allhora dir potrai che ſia fedele.