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Qui de la hiſtoria mia che nò ſia vera
     Federigo ſulgoſo e in dubbio alquanto,
     Che co l’armata hauédo la riuiera
     Di Barberia traſcorfa in ogni canto
     Capito quiui, e l’Iſola ſi ſiera
     Motuoſa e inegual ritrouo tanto
     Che nò e (dice) in tutto il luogo ſtrano
     Oue vn ſol pie ſi poſſa metter piano.

 [31]
Ne veriſimil tien che ne l’alpeſtre
     Scoglio: fei cauallieri il fior del mòdo
     Poteſſon far quella battaglia equeſtre,
     Allaquale obiettion coſi riſpòdo:
     di’ a quel tempo vna piazza de le deſtre
     Ch ſieno a qſto: hauea lo ſcoglio al ſòdo
     Ma poi ch’ú ſaſſo che’l tremuoto aperſe
     Le cadde fopra e tutta la coperte

 [32]
Siche o chiaro ſulgor de la ſulgoſa
     Stirpe, o ſerena o ſempre viua luce
     Se mai mi riprendeſte in queſta coſa,
     E ſorſè inanti a quello inuitto Duce
     Per cui la voſtra patria hor ſi ripoſa:
     Laſcia ogni odio e in amor tutta s’ iduce
     Vi priego che nò ſiate a dirgli tardo
     Ch’ eſſer può ch nei qſto io ſia bugiardo.

 [33]
In qſto tèpo alzando gliocchi al mare
     Vide Orlado venire a vela in fretta
     Vn nauilio leggier, che di calare
     Facea ſembiante (opra l’ifoletta:
     Di chi ſi foſſe io nò voglio hor còtare
     Pere’ ho piú d’ uno altroue che m’aſpetta
     Veggiamo i Fracia: poi ch ſpito n’hano
     I ſaracin: ſé meſti o lieti ſtanno.

 [34]
Veggian che fa quella fedele amante
     Che vede il ſuo còtento ir ſi lòtano,
     Dico la trauagliata Bradamante
     Poi che ritroua il giuramento vano
     C hauea fatto Ruggier pochi di inante.
     Vdèdo il noſtro, e l’altro ſtuol pagano:
     Poi ch’in qſto anchor maca: nò le auaza
     In ch’ella debba piú metter ſperanza.

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E ripetendo i pianti e le querele
     Che pur troppo domeſtiche le ſuro:
     Torno a ſua vſanza a nominar crudele
     Ruggiero, e’l ſuo deſtin ſpietato e duro:
     Indi ſciogliendo al gran dolor le vele
     Il ciel che còſentia tanto pergiuro
     Ne fatto n’ hauea anchor ſegno euidente
     Ingiuſto chiama debole e impotente.

 [36]
Ad accuſar Meliſſa ſi còuerſe
     E maledir l’oracol de la grotta:
     Ch’a lor mendace ſuaſion s’immerfe
     Nel mar d’amore, ou’e a morir 9dotta,
     Poi co Marphiſa ritorno a dolerſe
     Del ſuo ſratel che le ha la fede rotta,
     Co lei grida e ſi sfoga: e le domanda
     Piangendo aiuto: e ſé le raccomanda.

 [37]
Marphiſa ſi riſtringe ne le ſpalle
     E quel ſol che pò far, le da cOforto,
     Ne crede che Ruggier mai coſi falle
     Ch’ a lei nò debba ritornar di corto,
     E ſé non torna pur, ſua fede dalle
     Ch’ ella non patirá ſi graue torto,
     O che battaglia pigliera con eſſo,
     O gli fará oſſeruar ciò e’ ha promeſſo.