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Sceſo nel lito il cauallier d’Anglante,
Il cognato Oliuiero e Brandimarte,
Col padiglione il lato di Leuante
Primi occupar, ne ſorſè il ſer fenz’ arte:
Giunſe quel di medeſimo Agramante
E s’ accampo da la contraria parte,
Ma perche molto era inchinata l’hora
Differir la battaglia ne 1* aurora.
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Di qua, e di la: fin’ alla nuoua luce
Stano alla guardia i ſeruitori armati,
La ſera Brandimarte ſi conduce
La doue i Saracin ſono alloggiati,
E parla con licentia del ſuo Duce
Al Re African, ch’amici erano ſtati
E Brandimarte giá con la bandiera
Del Re Agramate in Fracia paſſato era.
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Dopo i ſaluti e’l giuger mano a mano,
Molte ragion ſi come amico, diſſe
Il fedel caualliero al Re Pagano,
Perche a queſta battaglia non veniſſe:
E di riporgli ogni cittade in mano
Ch ſia tra’l Nilo e’l ſegno ch’Hercol ſiſſe
Con volontá d’Orlando gli oſſeria
Se creder volea al figlio di Maria.
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Perche ſemp v’ ho amato & amo molto
Queſto conſiglio (gli dicea) vi dono,
E quando giá Signor per me l’ho tolto
Creder potete ch’io l’eſtimo buono,
Chriſto conobbi Dio, Mahumette ſtolto
E bramo voi por ne la via in ch’io ſono:
Ne la via di ſalute Signor bramo,
Che ſiate meco e tutti glialtri ch’amo.
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Qui confiſte il ben voſtro: ne conſiglio
Altro potete prender che vi vaglia,
E men di tutti glialtri, ſé col figlio
Di Milon vi mettete alla battaglia,
Che’l guadagno del vincere, al periglio
De la perdita grande, non ſi agguaglia,
Vincendo voi poco acquiſtar potete:
Ma non perder giá poco ſé perdete.
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Quado vecidiate Orlando: e noi venuti
Qui per morire o vincere con lui,
Io non veggo per qſto che i perduti
Dominii a racquiſtar s’ habbiá per vui,
Ne douete ſperar che ſi ſi muti
Lo ſtato de le coſe, morti nui,
C’huomini a Carlo machino da porre
Quiui a guardar fin’ all’eſtrema torre.
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Coſi parlaua Brandimarte, & era
Per ſuggiugere achor molte altre coſe,
Ma ſu con voce irata e faccia altiera
Dal Pagano interrotto, che riſpofe
Temeritá per certo e pazzia vera
E la tua, e di qualunque, che ſi poſe
A conſigliar mai coſa o buona o ria
Oue chiamato a conſigliar non ſia.
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E che’l conſiglio che mi dai proceda
Da bé ch m’hai voluto: e vuómi achora
Io no ſo (a dire il ver) come io tei creda
Quado qui con Orlando ti veggo hora,
Crederò ben tu che ti vedi in preda
Di quel Dragon che l’anime deuora:
Che brami teco nel dolore eterno,
Tutto’l mondo poter trarre all’inferno