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Lo’nuito di Gradaſſo e d’ Agramante
E di Sobrino in publico ſu eſpreffo:
Tanto giocOdo al principe d’ Anglante
Che d’ampli doni honorar fece il meſſo,
Hauea da i ſuoi compagni vdito inante
Che Durindana al ſianco s’ hauea meſſo
Il Re Gradaſſo, onde egli per deſire
Di racquiſtarla, in India volea gire.
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Stimando non hauer Gradaſſo altroue
Poi ch’udí che di Francia era partito,
Hor piú vicin gli e oſſerto luogo, doue
Spera che’l ſuo gli ſia reſtituito,
Il bel corno d’ Almonte ancho lo muoue
Ad accettar ſi volentier lo’nuito,
E Brigliador non me: che ſapea in mano
Eſſer venuti al figlio di Troiano.
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Per compagno s’elegge alla battaglia
11 fedel Brandimarte e’l ſuo Cognato,
Prouato ha quanto l’uno e l’altro vaglia
’ Sa che da trambi e ſommamente amato,
Buò dſtrier, buOa piaſtra, e buoa maglia
E ſpade cerca, e lancie in ogni lato
A ſé e a cópagni, che Tappiate parme
Che neſſun d’elfi hauea le folite arme.
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Orlando (come io v’ ho detto piú volte)
De le ſue ſparfe per furor la terra,
A glialtri ha Rodomonte le lor tolte
C hor alta torre in ripa vn fiume ferra,
Nò ſé ne può per Africa hauer molte:
Si pche í Fracia hauea tratto alla guerra
Il Re Agramante ciò ch’era di buono:
Si perche poche in Africa ne ſono.
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Ciò che di ruginoſo e di brunito
Hauer ſi può, fa ragunare Orlando,
E co i compagni in tanto va pel lito
De la ſutura pugna ragionando,
Gli auuié, ch’eſſédo ſuor del capo vſcito
Piú di tre miglia, e gliocchi al mar alzando
Vide calar co le vele alte vn legno
Verſo il lito african ſenza ritegno,
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Senza nocchieri e ſenza nauiganti
Sol come il vento e ſua fortuna il mena
Venia con le vele alte il legno auanti:
Tanto che ſé ritenne in ſu l’arena,
Ma prima che di queſto piú vi canti
L’amor ch’a Ruggier porto mi rimena
Alla ſua hiſtoria, e vuol ch’io vi raccote
Di lui e del guerrier di Chiaramonte.
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Di queſti duo guerrier, diſſi che tratti
S’ erano ſuor del martiale Agone,
Viſte conuention rompere e patti
E turbarli ogni ſquadra e legione,
Chi prima i giuramenti habbia disfatti
E ſtato ſia di tanto mal cagione,
O l’Imperator Carlo o il Re Agramante
Studian ſaper da chi lor paſſa auante.
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Vn ſeruitor in tanto di Ruggiero
Ch’era fedele e pratico & aſtuto
Ne pel cOflitto de i duo campi fiero
Hauea di viſta il patron mai perduto,
Véne a trouarlo, e la ſpada e’l deſtriero
Gli diede, perche a ſuoi foſſe in aiuto:
Monto Ruggiero e la ſua ſpada tolſe
Ma ne la zuffa entrar non perho volſe.