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Aſtolfo da l’affluito al Re de Neri
Che faccia a merli tanto nocumento
Con falariche ſonde e con arcieri
Che leui d’affacciarli ogni ardimento,
Si che paſſin pedoni e canallieri
Fin ſotto la muraglia a ſaluamento,
Che vengon chi di pietre e chi di traui
Chi d’aſce e chi d’altra materia graui.
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Chi qſta coſa e chi quell’altra getta
Dètro alla ſoſſa, e vien di mano in mano,
Di cui l’acqua il di inanzi ſu intercetta
Si che in piú parte ſi ſcopria il pantano:
Ella ſu piena & atturata in fretta
E fatto vguale infin’ al muro il piano:
Aſtolfo, Orlando, & Oliuier procura
Di far falir’i fanti in ſu le mura.
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I Nubi d’ogni indugio impatienti
Da la ſperanza del guadagno tratti:
Non mirando a pericoli imminenti:
Coperti da teſtuggini e da gatti
Con arieti e loro altri inſtrumenti
A ſorar torri e porte rompere atti,
Toſto ſi fero alla citta vicini
Ne trouaro ſprouiſti i ſaracini.
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Che ferro e fuoco e merli e tetti graui
Cader facendo a guiſa di tempeſte
Per ſorza aprian le tauole e le traui
De le machine in lor danno conteſte,
Ne l’aria oſcura e ne i principii praui
Molto patir le battezate teſte:
Ma poi che’l Sole vſci del ricco albergo
Volto Fortuna a i ſaracini il tergo.
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Da tutti i canti risforzar l’affalto
Fé il cote Orlando e da mare e da terra:
Sanſonetto e’ hauea l’armata in alto
Entro nel porto: e s’ accorto alla terra,
E con ſrombe e con archi facea d’alto
E con varii tormenti eſtrema guerra:
E facea inſieme eſpedir lance e ſcale
Ogni apparecchio e munition nauale.
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Facea Oliuiero, Orlado, e Brandimarte
E quel che ſu ſi dianzi in aria ardito
Aſpra e ſiera battaglia da la parte
Che lungi al mare era piú dentro al lito,
Ciaſcun d’ eſſi venia con vna parte
De l’hoſte che s’hauean quadripartito:
Quale a mur, quale a porte, e quale altroue
Tutti dauan di ſé lucide proue.
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Il valor di ciaſcun meglio ſi puote
Veder coſi che ſé foſſer confuſi,
Chi ſia degno di pmio e chi di note
Appare inanzi a mill’occhi non chiuſi,
Torri di legno trannoſi con ruote
E gli depilanti altre ne portano vſi,
Che ſu lor doſſi coſi in alto vanno
Che i merli ſotto a molto ſpatio ſtanno.
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Vien Bradimarte, e pon la ſcala a muri
E ſale, e di ſalir altri conforta,
Lo ſeguon molti intrepidi e ſicuri
Clie no può dubitar chi l’ha i ſua ſcorta,
Non e chi miri o chi mirar ſi curi
Se quella ſcala il gran peſo comporta,
Sol Brandimarte a gli nimici attende
Pugnado ſale: e al ſine vn merlo prende.