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[40]
Quado ſu per panare hauea trouato
     A Marſilia vna naue di leuante
     Ch’ un vecchio caualliero hauea portato
     De la famiglia del Re Monodate:
     Ilqual molte prouincie hauea cercato
     Quado per mar quado per terra errate:
     Per trouar Bradimarte: ch nuoua hebbe
     Tra via di lui ch’in Fracia il trouerebbe.

[41]
Et ella conoſciuto che Bardino
     Era coſtui, Bardino che rapito
     Al padre Brandimarte piccolino
     Et a rocca Siluana hauea notrito,
     E la cagione inteſa del camino
     Seco fatto l’hauea ſcioglier dal lito,
     Hauendogli narrato in che maniera
     Brandimarte paſſato in Africa era.

[42]
Toſto che ſuro a terra vdir le nuoue
     Ch’affediata d’ Aſtolfo era Biſerta:
     Che ſeco Brandimarte ſi ritroue
     Vdito hauean, ma non per coſa certa,
     Hor Fiordiligi in tal fretta ſi muoue
     Come lo vede, che ben moſtra aperta
     Quella allegrezza ch’i preceſſi guai
     Le fero la maggior c’haueſſe mai.

[43]
Il gentil cauallier non men giocondo
     Di veder la diletta e ſida moglie
     Ch’amaua piú che coſa altra del mondo,
     l’abraccia eſtrige e dolceméte accoglie,
     Ne per fatiare al primo ne al fecondo
     Ne al terzo bacio era l’accefe voglie,
     Se no ch’alzado gliocchi hebbe veduto
     Bardin che con la Donna era venuto.

[44]
Steſe le mani & abbracciar lo volle
     E inſieme domandar perche venia,
     Ma di poterlo far tempo gli tolle
     Il campo ch’in diſordine ſuggia,
     Dinanzi a quel baſton che’l nudo ſolle
     Menaua intorno, e gli facea dar via:
     Fiordiligi miro quel nudo in ſronte
     E grido a Bradimarte eccoui il Conte,

[45]
Aſtolfo tutto a vn tempo ch’era quiui
     Che qſto Orlando foſſe hebbe paleſe,
     Per alcun ſegno che da i vecchi Diui
     Su nel terreſtre Paradiſo inteſe,
     Altrimente reſtauan tutti priui
     Di cognition di quel Signor corteſe,
     Che per lungo ſprezzarfi, come ſtolto
     Hauea di ſera piú che d’huomo il volto.

[46]
Aſtolfo per pietá che gli traffiſſe
     Il petto e il cor, ſi volſe lachrymando
     Et a Dudon (che gli era appreſſo) diſſe
     Et indi ad Oliuiero, eccoui Orlando,
     Quei gli occhi alquato e le palpebre ſide
     Tenendo in lui, l’andar raſſigurando:
     E’l ritrouarlo in tal calamitade
     Gli empi di marauiglia e di pietade.

[47]
Piangeano quei Signor per la piú parte
     Si lor ne dolſe, e lor n’ encrebbe tanto,
     Tempo e (lor diſſe Aſtolfo) trouar’ arte
     Di riſanarlo, e non di fargli il piato,
     E ſalto a piedi, e coſi Brandimarte
     Sanſonetto, Oliuiero, e Dudon ſanto,
     E s’ auentaro al nipote di Carlo
     Tutti in vn tèpo, che volean pigliarlo,