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CANTO XXXIX
[1]
E fopra ogn’altro duro acerbo e ſorte:
Di cui trauaglia il corpo e piū la mente
Poi che di due ſuggir non può vna morte:
O da Rinaldo: ſé di lui poſſente
Fia meno, o ſé ſia piū, da la conſorte
Che fe’l ſratel le uccide fa ch’incorre
Nel’odio ſuo, che piū ch morte abhorre.
[2]
Rinaldo che non ha ſimil penſiero
In tutti i modi alla vittoria aſpira,
Mena de l’Azza diſpettofo e fiero
Qn alle braccia: e quado al capo mira,
Volteggiado co l’haſta il buò Ruggiero
Ribatte il colpo, e quinci e quindi gira:
E ſé percuote pur: diſegna loco
Oue poſſa a Rinaldo nuocer poco,
[3]
Alla piū parte de i ſignor pagani.
Troppo par diſegual eſſer la zuffa,
Troppo e Ruggier pigro a menar le māi
Troppo Rinaldo il giouine ribuffa,
Smarrito I faccia il Re de gli Africani
Mira l’affalto, e ne ſoſpira e sbuffa
Et accuſa Sobrin, da cui procede
Tutto l’error che’l mal conſiglio diede.
[4]
Meliſſa in queſto tempo ch’era ſonte
Di quanto ſappia incantatore o mago:
Hauea cangiata la feminil fronte
E del gran Re d’Algier preſa l’imago:
Sembraua al viſo a i geſti Rodomonte
E parea armata di pelle di drago:
E tal lo ſcudo, e tal la ſpada al ſianco
Hauea, quale vſaua egli, e nulla manco.
[5]
Spinſe il demonio inanzi al meſto figlio
Del Re Troiano in ſorma di cauallo,
E con gran voce e con turbato ciglio
Diſſe Signor queſto e pur troppo fallo,
Ch’un giouene ineſperto a far periglio
Contra vn ſi ſorte e ſi famoſo Gallo
Habbiate eletto, in coſa di tal ſorte
Che’l regno e l’honor d’Africa n’iporte.
[6]
Non ſi laſſi ſeguir queſta battaglia
Che ne farebbe in troppo detrimento,
Su Rodomonte ſia, ne ve ne caglia,
L’hauere il patto rotto, e’l giuramento,
Dimoſtri ognun come ſua ſpada taglia
Poi ch’io ci ſono ognun di voi vai cèto:
Potè queſto parlar ſi in Agramante
Che ſenza piū penſar ſi caccio inante.
[7]
Il creder d’hauer ſeco il Re d’Algieri
Fece che ſi curo poco del patto,
E non hauria di mille cauallieri
Giunti in ſuo aiuto, ſi gran ſtima fatto,
Perciò lancie abbaſſar ſpronar deſtrieri
Di qua: di la veduto ſu in vn tratto,
Meliſſa, poi che con ſue finte larue
La battaglia attacco: ſubito ſparue.