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Con gran ſilentio fece quella notte
Seco raccor da vent’ huomini armati,
E lontan dal caſtel ſra certe grotte
Che ſi trouan tra via, meſſe gli aguati,
Quiui ad Olindro il di le ſtrade rotte
E chiuſi i paſſi fur da tutti i lati,
E ben che ſé lunga difeſa, e molta,
Pur la moglie e la vita gli ſu tolta.
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Vcciſo Olindro ne meno captiua
La bella Dona, addolorata in guiſa
Ch’ a patto alcun reſtar non volea viua
E di gratia chiedea d’ eſſere vcciſa,
Per morir ſi gitto giú d’una riua
Che vi trouo fopra vn vallone aſſiſa,
E nò potè morir, ma con la teſta,
Rotta rimaſe, e tutta ſiacca e peſta.
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Altrimente Tanacro riportarla
A caſa no potè che s’ una bara:
Fece con diligentia medicarla,
Che perder non volea preda ſi cara,
E mentre che s’ indugia a riſanarla
Di celebrar le nozze ſi prepara,
C hauer ſi bella Donna e ſi pudica
Debbe nome di moglie e non d’ amica.
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No penſa altro Tanacro, altro no brama:
D’altro non cura, e d’altro mai non parla:
Si vede hauerla oſſeſa, e ſé ne chiama
In colpa, e ciò che può fa d’emendarla,
Ma tutto e in vano, quato egli piú l’ama
Quanto piú s’ affatica di placarla,
Taf ella odia piú lui, tato e piú ſorte:
Tato e piú ferma: in voler porlo a morte
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Ma non perho queſt’ odio coſi ammorza
La conoſcenza in lei: che non compréda
Che ſé vuol far quato diſegna, e ſorza
Che ſimuli, & occulte inſidie tenda,
E che’l deſir ſotto contraria ſcorza
(Ilquale e ſol come Tanacro oſſenda)
Veder gli faccia: e che ſi moſtri tolta
Dal primo amore, e tutto a lui riuolta.
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Simula il viſo pace, ma vendetta
Chiama il cor detro, e ad altro no attede:
Molte coſe riuolge, alcune accetta,
Altre ne laſcia, & altre in dubbio appède
Le par che quado eſſa a morir ſi metta
Haura il ſuo intèto, e qui al ſin s’ apprède:
E doue meglio può morire? o quando
Che’l ſuo caro marito vendicando?
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Ella ſi moſtra tutta lieta: e ſinge
Di qſte nozze hauer ſommo diſio,
E ciò che può Idugiarle a dietro ſpinge
No ch’ella moſtri hauerne il cor reſtio:
Piú de l’altre s’adorna, e ſi dipinge,
Olindro al tutto par meſſo in oblio,
Ma che ſian fatte queſte nozze vuole,
Come ne la ſua patria far ſi ſuole,
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Non era perho ver che queſta vſanza
Che dir volea, ne la ſua patria foſſe,
Ma pche in lei penſier mai non auanza
Che ſpender poſſa altroue, imaginoſſe
Vna bugia: laqual le die ſperanza
Di far morir chi’l ſuo Signor percoſſe,
E diſſe di voler le nozze a guiſa
De la ſua patria: e’l modo gli deuiſa.