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La magnanima Dona, a cui ſu grata
Sempre ogni impreſa ch può farla degna
D’ eſſer con laude e gloria nominata,
Subito al ponte di venir diſegna,
Et hora tanto piú, ch’e diſperata
Vie volétier, quado anello a morirvegna
Che credendoli miſera eſſer priua
De’l ſuo Ruggiero, ha i odio d’ eſſer viua
[39]
Per quel ch’io vaglio giouane amoroſa
(Riſpoſe Bradamante) io m’oflerifeo
Di far l’impreſa dura e periglioſa:
Per altre cauſe anchor ch’io preteriſcho,
Ma piú, che del tuo amante narri coſa
Che narrar di pochi huomini auuertiſco.
Che ſia in amor fedel, ch’a ſé ti giuro
Ch in ciò péſai ch’ognun foſſe pergiuro.
[40]
Con vn ſoſpir queſt’ ultime parole
Fini, con vn ſoſpir ch’uſei dal core:
Poi diſſe andiamo, e nel ſeguente Sole
Giúfero al fiume, al paſſo pien d’horrore,
Scoperte da la guardia che vi ſuole
Farne ſegno col corno al ſuo Signore,
Il pagan s’ arma, e quale e’l ſuo coſtume
Su’l ponte s’apparecchia in ripa al fiume.
[41]
E come vi compar quella guerriera
Di porla a morte ſubito minaccia,
Quado de P arme e del deſtrier ſu ch’era
Al gran ſepolchro oblation no faccia,
Bradamante che fa l’hiſtoria vera
Come per lui morta Iſſabella giaccia:
Che Fiordiligi detto le l’hauea.
Al Saracin ſuperbo riſpondea.
[42]
Perche vuoi tu beſtial che gli innocenti
Facciano penitentia del tuo fallo?
Del ſangue tuo placar coſtei conuienti
Tu l’uccideſti, e tutto’l mondo fallo,
Si che di tutte P arme e guernimenti
Di tanti che gittati hai da cauallo:
Oblatione e vittima piú accetta
Haura ch’io te P uccida in ſua vendetta.
[43]
E di mia man le ſia piú grato il dono,
Quado come ella ſu, ſon Dona anch’ io
Ne qui venuta ad altro effetto ſono
Ch’a vendicarla, e queſto ſol diſio,
Ma far tra noi prima alcu patto e buono
Che’l tuo valor ſi compari col mio,
S’abbattuta faro, di me farai
Quel ch de glialtri tuoi prigion fatt’hai.
[44]
Ma s’io t’abbatto (come io credo e ſpero)
Guadagnar voglio il tuo cauallo e l’armi
E quelle oſſerir ſole al cimitero,
E tutte l’altre diſtaccar da marmi,
E voglio che tu laſci ogni guerriero,
Riſpoſe Rodomonte giuſto parmi,
Che ſia come tu di, ma i prigion darti
Giá no potrei, ch’io no gli ho í qſte parti.
[45]
Io gli ho al mio regno in Africa mandati
Ma ti prometto, e ti do ben la fede,
Che ſé m’auuien per caſi inopinati
Che tu ſtia i fella: e ch’io rimaga a piede:
Faro che faran tutti liberati
In tanto tempo quanto ſi richiede
Di dare a vn meſſo ch’in fretta ſi mandi
A far quel, che s’io perdo mi comandi.