Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/482


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Quiui ſu a (l’unto, e trouo compagnia
     Che prima Enoch il Patriarcha v’era,
     Eraui inſieme il gran Propheta Helya,
     Che non han viſta anchor l’ultima ſera,
     E ſuor de l’aria peſtilente e ria
     Si goderan l’eterna primauera,
     Fin che dian ſegno l’angeliche tube
     Che torni Chriſto in ſu la bianca nube.

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Con accoglienza grata il Caualliero
     Fu da i Santi alloggiato in vna ſtanza,
     Fu prouiſto in vn’ altra al ſuo deſtriero
     Di buona biada che gli ſu a baſtanza,
     De ſrutti a lui del Paradiſo diero
     Di tal ſapor, ch’a ſuo giudicio, ſanza
     Scufa non ſono i duo primi parenti
     Se per quei fur ſi poco vbbidieti.

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Poi ch’a natura il Duca auenturoſo
     Satisfece di quel che ſé le debbe,
     Come col cibo coſi col ripoſo
     Che tutti e tutti i commodi quiui hebbe:
     Laſciando giá l’Aurora il vecchio Spoſo
     Ch’ anchor p lunga etá mai no rincrebbe
     Si vide incontra nel vſcir del letto
     Il diſcipul da Dio tanto diletto.

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Che lo preſe per mano, e ſeco ſcorſe
     Di molte coſe di ſilentio degne,
     E poi diſſe, ſigliuol tu non fai ſorſè
     Che i Fracia accada, achor che tu ne vegne
     Sappi che’l voſtro Orlado, pche torſe
     Dal camin dritto le commeſſe inſegne,
     E punito da Dio, che piú s’accende
     Cetra chi egli ama piú. quádo s’offende.

 [63]
Il voſtro Orlando a cui naſcendo diede
     Somma poſſanza Dio con ſommo ardire,
     E ſuor del’human’ vſo gli concede
     Che ferro alcun non lo può mai ferire,
     Perche a difeſa di ſua ſanta Fede
     Coſi voluto l’ha conſtituire
     Come Sanſone incontra a Philiſtei
     Conſtitui a difeſa de gli Hebrei.

 [64]
Reduto ha il voſtro Orlado al ſuo Signore
     Di tanti beneſici iniquo merto,
     Che quáto hauer piú lo douea in fauore
     Ne ſtato il fedel popul piú deſerto,
     Si accecato l’hauea P incerto amore
     D’ una Pagana, e’ hauea giá foſſerto
     Due volte e piú: venire empio e crudele
     Per dar la morte al ſuo cugin fedele.

 [65]
E Dio per queſto fa ch’egli va ſolle
     E moſtra nudo il vètre il petto, e il ſianco,
     E l’intelletto ſi gli offuſca e tolle
     Che no può altrui conoſcere, e ſé manco,
     A queſta guiſa ſi legge che volle
     Nabuccodonoſor Dio punir ancho,
     Che fette anni il mando di furor pieno
     Si ch qual bue, paſceua l’herba e il ſieno

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Ma perch’assai minor del Paladino
     Che di Nabucco e ſtato pur P ecceſſo
     Sol di tre meſi dal voler diuino
     A purgar qſto error termine e meſſo,
     Ne ad altro effetto per tanto camino
     Salir qua ſu t’ ha il Redentor conceſſo,
     Se non perche da noi modo tu appréda
     Come ad Orlando il ſuo ſenno ſi renda.