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Altri perduta altri ha nomata Iſlanda
l’Iſola, donde la Regina d’ eſſa
Di beltá fopra ogni beltá miranda
Dal ciel non mai ſé non a lei concerta,
Lo ſcudo che vedete a Carlo manda
Ma ben co patto, e conditione eſpreffa:
Ch’ai miglior cauallier lo dia, fecondo
Il ſuo parer, e’ hoggi ſi troui al mondo.
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Ella come ſi ſtima, e come in vero
E la piú bella dona che mai foſſe,
Coſi vorria trouare vn caualliero
Ch fopra ogn’ altro haueſſe ardir e poſſe,
Perche ſondato e ſiſſo e il ſuo penſiero,
Da no cader per cento mila ſcoſſe,
Ch ſol chi terra in arme il primo honore.
Habbia d’effer ſuo amate e ſuo Signore.
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Spera ch’in Francia alla famoſa corte
Di Carlo Magno il cauallier ſi troue,
Che d’ eſſer piú d’ognaltro ardito e ſorte
Habbia fatto veder con mille proue,
I tre che ſon con lei come ſue ſcorte
Re ſono tutti, e dirouui acho doue,
Vno i Suetia, vno i Gothia, i Norueggia >
Che pochi pari in arme h5no o neſſuno.
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Queſti tre: la cui terra non vicina
Ma men lontana e all’iſola perduta,
Detta coſi, perche quella marina
Da pochi nauiganti e conoſciuta,
Erano amanti e ſon de la Regina:
E a gara per moglier l’hanno voluta,
E per aggradir lei coſe fatt’ hanno
Che ſin che giri il ciel dette faranno.
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Ma ne queſti ella, ne alcun’ altro vuole,
Ch’ai modo i arme eſſer no creda il prío,
C riabbiate fatto proue (lor dir ſuole)
In queſti luoghi appreſſo, poco iſtimo:
E s’ un di voi qual ſra le ſtelle il Sole
Fra glialtri duo fará, ben lo ſublimo,
Ma no perho che tenga il vanto panne
Del miglior cauallier e’ hoggi port’ arme
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A Carlo Magno ilqle io ſtimo e honoro
Pel piú ſauio Signor ch’ai mondo ſia,
Son per mandare vn ricco ſcudo d’oro
Con patto e condition ch’effo lo dia
Al caualliero, ilquale habbia ſra loro
Il vanto e il primo honor di gagliardia,
Sia il caualliero o ſuo vaſallo, o d’ altri:
Il parer di quel Re vo che mi ſcaltri.
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Se poi che Carlo haura lo ſcudo hauuto
E P haura dato a ql ſi ardito e ſorte
Che d’ ogn’ altro miglior habbia creduto
Clie’n ſua ſi troui o in alcun’ altra corte,
Vno di voi fará, che con l’aiuto
Di ſua virtú, lo ſcudo mi riporte:
1 Porro in quello ogni amore ogni diſio
E quel fará il marito, e’l ſignor mio.
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Quelle parole han qui fatto venire
Queſti tre Re: dal mar tanto difeoſto,
Che riportarne lo ſcudo o morire
Per man di chi l’haura, s’ hano propoſto,
Ste molto attenta Bradamante a vdire
Quanto le ſu da lo feudier riſpoſto:
Ilqual poi l’entro inansi, e coſi punſe
Il ſuo cauallo che i compagni giunſe.