Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/438


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Ch’ella piú giorni per ſi lunga via
     Cercato hauea per tutta Frácia in vano,
     Quiui all’inſegne che portar ſolia
     Fu da lei conoſciuto di lontano,
     Come lei Brandimarte vide pria
     Laſcio la guerra, e torno tutto humano,
     E corſe ad abbracciarla, e d’amor pieno
     Mille volte baciolla, o poco meno.

 [61]
De le lor donne e de le lor donzelle
     Si ſidar molto a qlla antica etade:
     Senz’ altra ſcorta andar laſciano quelle
     Per piani e monti, e per ſtrane contrade,
     Et al ritorno l’han per buone e belle
     Ne mai tra lor fuſpitione accade
     Fiordiligi narro quiui al ſuo amante
     Ch fatto ſtolto era il Signor d’ Angláte.

 [62]
Brandimarte ſi ſtrana e ria nouella
     Credere ad altri a pena hauria potuto,
     Ma lo credette a Fiordiligi bella
     A cui giá maggior coſe hauea creduto,
     Non pur d’ hauerlo vdito gli dice ella
     Ma che co gliocchi proprii l’ha veduto
     C ha conoſcenza e pratica d’ Orlando
     Quáto alcun’ altro, e dice doue e quado.

 [63]
E gli narra del ponte periglioſo
     Che Rodomonte a i cauallier difende,
     Oue vn ſepolchro adorna, e fa pompoſo
     Di fopraueſte e d’arme di chi prende,
     Narra e’ haviſto Orlando ſurioſo
     Far coſe quiui horribili e ſtupende:
     Che nel fiume il pagan mando riuerſo
     Con gran periglio di reſtar ſummerſo.

 [64]
Brandimarte che’l Còte amaua quanto
     Si può còpagno amar, fratello, o figlio,
     Diſpoſto di cercarlo, e di far tanto:
     NO ricuſando affanno ne periglio,
     Che per opra di medico o d’ incanto
     Si ponga a quel furor qualche conſiglio
     Coſi come trouoſſi armato in fella
     Si miſe in via con la ſua donna bella.

 [65]
Verſo la parte, oue la Donna il Conte
     Hauea veduto, il lor camin drizzaro,
     Di giornata in giornata, ſin ch’al ponte
     Che guarda il Re d’Algier, ſi ritrouaro:
     La guardia ne ſé ſegno a Rodomonte
     E gli feudieri a vn tempo gli arrecare
     L’arme e il cauallo, e quel ſi trouo in púto
     Quado ſu Brandimarte al paſſo giunto.

 [66]
Con voce qual conuiene al ſuo furore
     Il Saracino a Brandimarte grida:
     Qualunqj tu ti ſia, che per errore
     Di via o di mente qui tua ſorte guida,
     Scendi e ſpogliati l’arme e fanne honore
     Al gran ſepolchro, inanzi ch’io t’ uccida
     E che vittima all’ombre tu ſia oſſerto:
     Ch’ iol faro poi, ne te n’ hauro alcu merto.

 [67]
Non volſe Brandimarte a quell’altiero
     Altra riſpoſta dar, che de la lancia,
     Sprona Batoldo il ſuo gentil deſtriero
     E inuerſo ql con tanto ardir ſi lancia
     Che moſtra che può ſtar d’animo fiero
     Con qual ſi voglia al mondo alla bilacia,
     E Rodomonte con la lancia in reſta
     Lo ſtretto ponte a tutta briglia peſta.