Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/427


 [68]
Ma poi ch’appare a manifeſti ſegni
     Viuo chi viue, e ſenza vita il morto
     Ne i petti de i fautor mutano regni
     Di la meſtitia, e di qua vien conſorto:
     I Re, i Signori, i cauallier piú degni,
     Con Ruggier ch’a fatica era riſorto
     A rallegrarſi & abbracciarli vanno
     E gloria ſenza ſine e honor gli danno.

 [69]
Ognun s’allegra con Ruggiero, e ſente
     II medeſmo nel cor e’ ha nella bocca:
     Sol Gradaſſo il penderò ha differente
     Tutto da quel che ſuor la llgua ſcocca,
     Moſtra gaudio nel viſo, e occultamente
     Del glorioſo acquiſto inuidia il tocca:
     E maledice, o ſia deſtino, o caſo
     Ilqual traſſe Ruggier prima del vaſo.

 [70]
Che diro del fauor, che de le tante
     Carezze e tante affettuoſe e vere?
     Ch fece a ql Ruggiero il Re Agramate
     Senza ilqual dare al vento le bandiere
     Ne volſe muouer d’Africa le piante
     Ne ſenza lui ſi ſido in tante ſchiere:
     Hor ch de’l Re Agricae ha ſpeto il ſeme
     Prezza piú lui, che tutto il mòdo ífieme.

 [71]
Ne di tal volontá gli huomini ſoli
     Eran verſo Ruggier, ma le done ancho:
     Che d’Africa e di Spagna ſra gli ſtuoli
     Eran venute al tenitorio Franco:
     E Doralice iſteffa che con duoli
     Piangea l’amante ſuo pallido e bianco:
     Forſè con l’altre ita farebbe in ſchiera
     Se di vergogna vn duro ſren non era.

 [72]
Io dico ſorſè, non ch’io ve l’accerti
     Ma potrebbe eſſer ſtato di leggiero,
     Tal la bellezza, e tali erano i merti
     I coſtumi e i ſembianti di Ruggiero,
     Ella per quel che giá ne ſiamo eſperti
     Si facile era a variar penderò
     Che per non ſi veder priua d’Amore
     Hauria potuto in Ruggier porre il core.

 [73]
Per lei buono era viuo Mandricardo
     Ma che ne volea far dopo la morte?
     Proueder le conuien d’ un che gagliardo
     Sia notte e di ne ſuoi biſogni, e ſorte:
     Non era ſtato intanto a venir tardo
     II piú perito medico di corte
     Che di Ruggier veduta ogni ferita
     Giá l’hauea afficurato de la vita.

 [74]
Con molta diligentia il Re Agramante
     Fece colcar Ruggier ne le ſue tende,
     Clic notte e di veder fe’l vuole inante
     Si l’ama, ſi di lui cura ſi prende,
     Lo ſcudo al letto e l’arme tutte quante
     Che fur di Msdricardo, il Re gli appéde
     Tutte le appende eccetto Durindana
     Che ſu laſciata al Re di Sericana.

 [75]
Co l’arme l’altre ſpoglie a Ruggier ſono
     Date di Mandricardo, e inſieme dato
     Gli e Brigliador, ql deſtrier bello e buono
     Che p furore Orlado hauea laſciato,
     Poi qllo al Re diede Ruggiero in dono
     Che s’auide ch’assai gli faria grato:
     Non piú di queſto, che tornar biſogna
     A chi Ruggier i van ſoſpira e agogna.