Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/413


32]
Di tutti i lochi intorno, fa venire
     Maſtri, chi per amore e chi per tema,
     E fatto bè fei mila huomini vnire
     De graui faſſi i vicin monti ſcema,
     E ne fa vna gran maſſa ſtabilire
     Che da la cima era alla parte eſtrema
     Nouanta braccia, e vi rinchiude dentro
     La chieſa, che i duo amati haue nel cétro

[33]
Imita quaſi la ſuperba mole
     Che ſé Adriano all’onda tyberina:
     Preſſo al ſepolchro vna torre alta vuole
     C’habitarui alcun tempo ſi deſtina:
     Vn ponte ſtretto, e di due braccia ſole
     Fece ſu l’acqua che correa vicina:
     Lungo il ponte, ma largo era ſi poco
     Che daua a pena a duo caualli loco

[34]
A duo caualli che venuti a paro
     O ch’infieme ſi foſſero ſcontrati:
     E non hauea ne ſponda ne riparo
     E ſi potea cader da tutti i lati:
     Il paſſar quindi, vuol che coſti caro
     A guerrieri o pagani o battezati:
     Che de le ſpoglie lor mille trophei
     Promette al cimiterio di cortei.

[35]
In dieci giorni e in manco: ſu perfetta,
     L’opra del ponticel che paſſa il fiume,
     Ma non ſu giá il ſepolchro coſi in fretta
     Ne la torre condutta al ſuo cacume,
     Pur ſu leuata ſi, ch’alia veletta
     Starui in cima vna guardia hauea coſtue
     Che d’ogni cauallier che venia al ponte
     Col corno facea ſegno a Rodomonte.

[36]
E quel s’ armaua, e ſé gli venia a opporre
     Hora ſu l’una: hora ſu l’altra riua:
     Che fe’l guerrier venia di ver la torre
     Su l’altra proda il Re d’ Algier veniua:
     Il ponticello eil campo oue ſi corre
     E fe’l deſtrier poco del ſegno vſciua
     Cadea nel fiume, ch’alto era e profondo
     Vgual periglio a quel, no hauea ilmodo.

[37]
Haueaſi imaginato il Saracino
     Che per gir ſpeffo a riſchio di cadere
     Dal ponticel nel fiume a capo chino:
     Doue gli conuerria molt’ acqua bere:
     Del fallo a che l’induſſe il troppo vino
     Doueſſe netto e mondo rimanere:
     Come l’acqua no men che’l vino: eſtigua
     l’error che fa pel vino o mano o lingua.

[38]
Molti ſra pochi di vi capitaro:
     Alcuni la via dritta vi conduſſe,
     Ch’a qi che verſo Italia o Spagna adaro
     Altra non era che piú trita ſuſſe:
     Altri, l’ardire, e piú che vita caro
     l’honore, a fami di ſé pua induſſe.
     E tutti, oue acquiſtar credean la palma,
     Laſciauan l’arme, e molti inſieme l’alma.

[39]
Di quelli ch’abbattea, s’eran pagani
Si contentaua d’hauer ſpoglie & armi:
E di chi prima ſuro i nomi piani
Vi facea fopra, e foſpendeale a i marmi,
Ma ritenea in prigion tutti i Chriſtiani
E che in Algier poi li mandaſſe, parmi.
Finita anchor non era l’opra, quando
Vi venne a capitare il pazzo Orlando.