Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/383


[38]
Indi le roppe vn manico di croce
     Per la teſta, pel doſſo, e per le braccia,
     Merce grida la miſera a gran voce:
     E le genocchia al diuin nutio abbraccia,
     Michel non l’abandona, che veloce
     Nel campo del Re d’Africa la caccia:
     E poi le dice, aſpettati hauer peggio
     Se ſuor di queſto campo piú ti veggio.

[39]
Come che la Diſcordia haueſſe rotto
     Tutto il doſſo e le braccia, pur temendo
     Vn’ altra volta ritrouarſi ſotto
     A quei gran colpi, a quel furor tremèdo,
     Corre a pigliare i mantici di botto:
     Et agli acceſi ſuochi eſca aggiungendo
     Et accendendone altri: fa ſalire
     Da molti cori vn’alto incendio d’ire.

[40]
E Rodomonte, e Mandricardo, e inſieme
     Ruggier, 1l’inh.iin.i ſi, che inanzi al Moro
     Li fa tutti venire, hor che non preme
     Carlo i pagani, anzi il vantaggio e loro:
     Le differentie narrano, & il ſeme
     Fanno ſaper da cui produtte ſoro:
     Poi del Re ſi rimettono al parere
     Chi di lor prima il capo debba hauere.

[41]
Marphiſa del ſuo caſo ancho fauella
     E dice che la pugna vuol ſinire
     Che comincio col Tartaro, perch’ella
     Prouocata da lui vi ſu a uenire,
     Ne per dar loco all’altre, volea quella
     Vn’hora, non che vn giorno, differire,
     Ma d’effer prima fa l’inſtantia grande
     Ch’alia battaglia il Tartaro domande.

[42]
Non men vuol Rodomóte il primo capo
     Da terminar col ſuo riual l’impreſa
     Che per ſoccorrer l’Africano campo
     Ha giá interrotta e fin’ a qui foſpefa:
     Mette Ruggier le ſue parole a campo
     E dice, che patir troppo gli peſa
     Che Rodomóte il ſuo deſtrier gli tenga,
     E ch’a pugna con lui prima non venga.

[43]
Per piú intricarla il Tartaro viene anche
     E niega che Ruggiero ad alcun patto
     Debba l’Aquila hauer da l’ale bianche
     E d’ira e di furore e coſi matto
     Che vuol (qn da glialtri tre no manche)
     Cobatter tutte le querele a vn tratto,
     Ne piú da glialtri anchor faria mancato
     Se’l conſenſo de’l Re vi foſſe ſtato.

[44]
CO prieghi il Re Agramate e buo ricordi
     Fa quato può perche la pace ſegua:
     E quando al ſin tutti li vede ſordi
     No volere aſſentire a pace o a triegua,
     Va diſcorrédo come alme gli accordi
     Si che l’un dopo l’altro il capo aſſegua:
     E pel miglior partito al ſin gli occorre
     Ch’ognúo a ſorte il capo s’habbia a torr,

[45]
Fé quattro breui porre, vn Mandricardo
     E Rodomonte inſieme ſcritto hauea
     Ne l’altro era Ruggiero e Madricardo:
     Rodomonte e Ruggier l’altro dicea,:
     Dirci l’altra Marphiſa e Mandricardo,
     Indi all’arbitrio de l’inſtabil dea
     Li fece trarre, e’l primo ſu il Signore
     Di Sarza a vſcir con Madricardo ſuore.