Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/381


 [22]
Doue paſſato era il piccol drappello
     Di chiara fama eternamente degno
     Per lunga riga era rimalo quello
     Al mondo Tempre memorabil ſegno,
     Carlo mirando va il crudel macello
     Marauiglioſo e pien d’ira e di ſdegno.
     Come alcuno in cui danno il ſulgur véne
     Cerca per caſa ogni ſentier che tenne.

 [33]
Non era a gli ripari ancho arriuato
     Del Re African queſto primiero aiuto:
     Che con Marphiſa ſu da vn’ altro lato
     l’animoſo Ruggier foprauenuto:
     Poi ch’Da volta o due l’occhio aggirato
     Hebbe la degna coppia, e ben veduto
     Qual via piú breue per ſoccorrer foſſe
     L’affediato Signor, ratto ſi moſſe.

 [24]
Come, quando ſi da fuoco alla Mina
     Pel lungo ſolco de la negra polue
     Licentioſa ſiamma arde e cantina:
     Si ch’occhio a dietro a pena ſé le volue:
     E qual ſi ſente poi l’alta mina
     Che’l duro ſaſſo o il groſſo muro ſolue:
     Coſi Ruggiero e Marphiſa veniro
     E tai ne la battaglia ſi ſentiro.

 [25]
Per lungo e per trauerſo a fender teſte
     Incominciaro, e tagliar braccia e ſpalle
     De le turbe, che male erano preſte
     Ad eſpedire, e sgombrar loro il calle.
     C’ha notato il paſſar de le tempeſte
     Ch’ una parte d’ un monte, o d’ una valle
     Offende, e l’altra laſcia, s’apprefenti
     l.i via di queſti duo ſra quelle genti.

 [26]
Molti che dal furor di Rodomonte
     E di quegli altri primi eran ſuggiti:
     Dio ringratiauan e’ hauea lor ſi pfronte
     Gambe conceſſe, e piedi ſi eſpediti
     E poi dando del petto e dela ſronte
     In Marphiſa e í Ruggier vedea ſcherniti
     Come l’huom ne per ſtar ne per ſuggire
     Al ſuo ſiſſo deſtin può contradire.

 [27]
Chi ſugge l’un pericolo, rimane
     Ne l’altro, e paga il ſio d’ oſſa e di polpe:
     Coſi cader co i ſigli in bocca al cane
     Suol, ſperando, ſuggir, timida volpe,
     Poi che la caccia de l’antique tane
     Il ſuo vicin, che le da mille colpe,
     E cautamente con ſumo e con fuoco
     Turbata 1' ha da non temuto loco,

 [28]
Ne gli ripari entro de Saracini
     Marphiſa con Ruggiero a ſaluamento,
     Quiui tutti con gliocchi al ciel ſupini
     Dio ringratiar del buono auuenimento,
     Hor non v’ e piú timor de Paladini
     Il piú triſto pagan ne sfida cento,
     Et e concluſo che ſenza ripoſo
     Si torni a fare il campo ſanguinoſo.

 [29]
Corni, buffoni, timpani moreſchi
     Empieno il ciel di ſormidabil ſuoni,
     Ne l’aria tremolare a i venti freſchi
     Si veggon le bandiere e i gonſaloni,
     Da l’altra parte i capitan Carleſchi
     Stringon con Alamanni e con Britoni
     Quei di Fracia d’ Italia e d’ Inghilterra
     E ſi meſce aſpra e ſanguinoſa guerra.