Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/377


 [128]
Malagigi che fa d’ogni malia
     Quel che ne ſappia alcu Mago eccellete
     Anchor che’l libro ſuo ſeco non ſia
     Con che fermare il Sole era poſſente,
     Pur la ſcongiuratione onde ſolia
     Comandare a i Demonii, haueua a mète:
     Toſto in corpo al ronzino vn ne coſtrige
     Di Doralice: & in furor lo ſpinge.

 [129]
Nel manſueto Vbino che fu’l doſſo
     Hauea la ſiglia de’l Re Stordilano
     Fece entrar vn de gli Angel di Minoffo
     Sol con parole il ſrate di Viuiano:
     E quel che dianzi mai non s’ era moſſo
     Se non quanto vbidito hauea alla mano
     Hor d’improuifo ſpicco in aria vn ſalto
     Che trenta pie ſu lungo e fedeci alto.

 [130]
Fu grande il ſalto, non perho di ſorte
     Che ne doueſſe alcun perder la fella,
     Quando ſi vide in alto grido ſorte
     Che ſi tenne per morta la Donzella,
     Quel ronzili come il Diauol ſé lo porte
     Dopo vn gran ſalto, ſé ne va con quella
     Che pur grida ſoccorſo, in tanta fretta
     Che non l’haurebbe giunto vna ſaetta.

 [131]
Da la battaglia il figlio d’Vlieno
     Si leuo al primo ſuon di quella voce,
     E doue ſuriaua il palaſreno
     Per la Donna aiutar, n’andò veloce,
     Mandricardo di lui non fece meno
     Ne piú a Ruggier ne pili a Marphiſa noce
     Ma fèza chieder loro o paci o tregue
     E Rodomonte, e Doralice ſegue.

 [132]
Marphiſa intanto ſi leuo di terra,
     E tutta ardendo di diſdegno e d’ira:
     Credeſi far la ſua vendetta, & erra
     Che troppo lungi il ſuo nimico mira,
     Ruggier e’ hauer tal ſin vede la guerra
     Rugge come vn Leon, non che ſoſpira,
     Ben fanno che Frontino e Brigliadoro
     Giunger non ponno co i caualli loro.

 [133]
Ruggier non vuol ceſſar ſin che deciſa
     Col Re d’Algier nò l’habbia di cauallo,
     Non vuol quietar il Tartaro Marphiſa
     Ch prouato a ſuo ſenno ancho no hallo.
     Laſciar la ſua querela a queſta guiſa
     Parrebbe all’uno e all’altro troppo fallo
     Di commune parer diſegno faſſi
     Di chi ofíefi gli hauea ſeguire i paſſi.

 [134]
Nel campo Saracin li troueranno
     Quando non poſſan ritrouarli prima
     Che per leuar V aſſedio iti ſeranno
     Prima che’l Re di Fracia il tutto oppria,
     Coſi dirittamente ſé ne vanno
     Doue hauerli a man ſalua fanno ſtima:
     Giá non andò Ruggier coſi dibotto
     Che non faceſſe a i ſuoi compagni motto

 [135]
Ruggier ſé ne ritorna oue in diſparte
     Fra il ſratel de la ſua Donna bella,
     Et ſé gli proferiſce in ogni parte
     Amico, per Fortuna e buona e fella,
     Indi lo priega, e lo fa con bella arte:
     Che falliti in ſuo nome la ſorella,
     E queſto coſi ben gli venne detto
     Ch ne a lui die ne a glialtri alcú ſoſpetto.