Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/376


 [120]
Toſto che’l buon Ruggiero in ſé ritorna
     E che Viuian la ſpada gli appreſenta:
     A vendicar V ingiuria non ſoggiorna
     E verſo il Re d’ Algier ratto s’ auenta,
     Come il Leon che tolto ſu le corna
     Dal Bue ſia ſtato, e che’l dolor non ſenta
     Si ſdegno: & ira, & impeto l’affretta:
     Stimula: e sferza: a far la ſua vendetta.

 [121]
Ruggier fu’l capo al Saracin tempeſta
     E ſé la ſpada ſua ſi ritrouaſſe
     Che, come ho detto, al cominciar di qſta
     Pugna, di man gran fellonia gli traſſe,
     Mi credo ch’a difendere la teſta
     Di Rodomóte l’elmo no baſtaffe:
     l’elmo che fece il Re far di Babelle
     Quádo muouer penſo guerra alle ſtelle.

 [122]
La Diſcordia credendo non potere
     Altro eſſer quiui che conteſe e riſſe:
     Ne vi doueſſe mai piú luogo hauere
     pace o triegua, alla ſorella diſſe
     C homai ſicuramente a riuedere
     1 monachetti ſuoi ſeco veniſſe:
     Laſciale andare, e ſtian noi doue in ſrote
     Ruggiero hauea ferito Rodomonte.

 [123]
Fu il colpo di Ruggier di ſi gran ſorza
     Che fece in ſu la groppa di Frontino
     Percuoter l’elmo e quella dura ſcorza
     Di e’ hauea armato il doſſo il Saracino,
     E lui tre volte e qttro a poggia e ad orza
     Piegar, per gire in terra a capo chino,
     E la ſpada egli anchora hauria perduta
     Se legata alla man non foſſe futa.

 [124]
Hauea Marphiſa a Mandricardo intanto
     Fatto ſudar la ſronte, il viſo e, il petto,
     Et egli haueua a lei fatto altretanto,
     Ma ſi l’ofbergo d’ambi era perfetto
     Che mai poter falſarlo in neſſun canto,
     E ſtati eran ſin qui pari in effetto
     Ma in vn voltar che fece il ſuo deſtriero
     Biſogno hebbe Marphiſa di Ruggiero.

 [125]
Il deſtrier di Marphiſa in vn voltarli
     Che fece ſtretto, ou’ era molle il prato:
     Sdrucciolo in guiſa che non potè aitarli
     Di non tutto cader fu’l deſtro lato:
     E nel volere in fretta rileuarſi
     Da Brigliador ſu pel trauerſo vrtato:
     Con che il Pagan poco corteſe venne
     Si che cader di nuouo gli conuenne.

 [126]
Ruggier che la Donzella a mal partito
     Vide giacer, non differí il ſoccorſo:
     Hor che l’agio n’ hauea, poi che ſtordito
     Da ſé lontan quell’altro era traſcorſo,
     Feri ſu l’elmo il Tartaro, e partito
     Quel colpo gli hauria il capo eoe ú torſo
     Se Ruggier Baliſarda haueſſe hauuta
     O Mandricardo in capo altra barbuta.

 [127]
Il Re d’ Algier che ſi riſente in queſto
     Si volge intorno, e Ricciardetto vede:
     E ſi ricorda che gli ſu moleſto
     Diazi, quado ſoccorſo a Ruggier diede,
     A lui ſi drizza, e faria ſtato preſto
     A darli del ben fare aſpra mercede:
     Se co grande arte e nuouo incanto toſto
     Non ſé gli foſſe Malagigi oppoſto.