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Coſi mentre Ruggiero e Mandricardo
E Rodomonte ſon tutti ſozopra:
Ch’ognu vuol dimoſtrarfi piú gagliardo
Et a i compagni rimaner di fopra:
Marphiſa, ad acchetarli haue riguardo
E s’affatica, e perde il tempo e l’opra,
Che come ne ſpicca vno e lo ritira
Glialtri duo rifalir vede con ira.
[113]
Marphiſa che volea porgli d’accordo
Dicea, Signori vdite il mio conſiglio,
Diſſerire ogni lite e buon riccordo
Fin ch’Agramante ſia ſuor di periglio,
S’ ognu vuole al ſuo fatto eſſere ingordo
Anch’io con Mandricardo mi ripiglio,
E vo vedere al ſin ſé guadagnarme
Coe egli ha detto, e buo p ſorza d’arme.
[114]
Ma ſé ſi de ſoccorrere Agramante
Soccorraſi, e tra noi non ſi contenda,
Per me non ſi ſtara d’andare inante
Diſſe Ruggier, pur che’l deſtrier ſi réda
O che mi dia il cauallo, a far di tante
Vna parola, o che da me il difenda,
O che qui morto ho da reſtare, o ch’io
In capo ho da tornar fu’l deſtrier mio.
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Riſpoſe Rodomonte, ottener queſto
Non ſia coſi come quell’altro lieue:
E ſeguito dicendo io ti proteſto
Che s’ alcun danno il noſtio Re riceue,
Fia per tua colpa, ch’io per me non reſto
Di fare a tempo quel che far ſi deue,
Ruggiero a quel proteſto poco bada
Ma ſtretto dal furor ſtringe la ſpada.
[116]
Al Re d’Algier come Cingial ſi ſcaglia
E l’urta co lo ſcudo e con la ſpalla:
E in modo lo diſordina e ſbarraglia
Che fa che d’una ſtaffa il pie gli falla,
Mandricardo gli grida, o la battaglia
Differiſci Ruggiero, o meco falla
E crudele e fellon piú che mai foſſe
Ruggier ſu l’elmo i queſto dir percoſſe.
[117]
Fin ſui collo al deſtrier Ruggier s’inchina
Ne quando vuolſi rileuar ſi puote,
Perche gli fopragiunge la mina
Del figlio d’Vlien che lo percuote.
Se non era di tempra adamantina
Feſſo l’elmo gli hauria ſin tra le gote,
Apre Ruggier le mani per l’ambaſcia
E l’una il ſren l’altra la ſpada laſcia.
[118]
Se lo porta il deſtrier per la campagna
Dietro gli reſta in terra Baliſarda,
Marphiſa che quel di fatta compagna
Se gliera d’arme, par ch’auampi iS: arda.
Che ſolo ſra que duo coſi rimagna:
E come era magnanima e gagliarda
Si driza a Mandricardo, e col potere
C’hauea maggior, fopra la teſta il ſiere.
[119]
Rodomòte a Ruggier dietro ſi ſpinge
Vinto e Frotta s’ un’ altra gli n’appicca
Ma Ricciardetto con Viuian ſi ſtringe
E tra Ruggiero e’l Saracin ſi ſicca,
L’uno vrta Rodomonte e lo riſpinge
E da Ruggier per ſorza lo diſpicca:
L’altro la ſpada ſu a: che ſu Viuiano,
Pone a Ruggier giá rifentito: in mano.