Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/369


 [64]
Diſſe, che chi le hauea tolto il deſtriero
     Anchor detto l’hauea co molto orgoglio
     Perche ſo che’l cauallo e di Ruggiero
     Piú volontier per queſto te lo toglio,
     S’egli di racqſtarlo haura penſiero
     Fagli ſaper (ch’aſconder nò gli voglio)
     Ch’ io ſon quel Rodomonte il cui valore
     Moſtra per tutto’l modo il ſuo ſplédore.

 [65]
Aſcoltando Ruggier moſtra nel volto
     Di quanto ſdegno acceſo il cor gli ſia,
     Si perche caro hauria Frontino molto:
     Si perche venia il dono onde venia,
     Si perche in ſuo diſpregio gli par tolto:
     Vede che biaſmo e dishonor gli ſia
     Se torlo a Rodomonte non s’ affretta
     E fopra lui non fa degna vendetta.

 [66]
La dona Ruggier guida, e nò ſoggioma
     Che por lo brama col Pagano a ſronte,
     E giunge, oue la ſtrada fa dua corna
     l’un va giú al piao, e l’altro va ſu al mote
     E qſto e quel ne la vallea ritorna
     Dou’ella hauea laſciato Rodomonte,
     Aſpra, ma breue, era la via del colle
     L’altra piú ltiga assai, ma piana e molle.

 [67]
Il deſiderio che conduce Hippalca
     D’hauer FrOtino, e védicar l’oltraggio:
     Fa che’l ſentier de la montagna calca
     Onde molto piú corto era il viaggio,
     Per l’altra in tanto il Re d’algier caualca
     Col Tartaro e co glialtri che detto haggio,
     E giú nel pian la via piú facil tiene
     Ne con Ruggiero ad incontrar ſi viene.

 [68]
Giá ſon le lor querele differite
     Fin che ſoccorſo ad Agramante ſia,
     (Queſto ſapete) & han d’ ogni lor lite
     La cagion, Doralice in compagnia,
     Hora il ſucceſſo de l’hiſtoria vdite
     Alla ſontana e la lor dritta via,
     Oue Aldigier, Marphiſa, Ricciardetto
     Malagigi e Viuian ſtanno a diletto.

 [69]
Marphiſa a prieghi de còpagni hauea
     Yeſte da donna & ornamenti preſi:
     Di quelli ch’a Lanfufa ſi credea
     Mandare il traditor de Maganzeſi:
     E ben che veder raro ſi ſolea
     Senza l’ofbergo, e glialtri buoni amefi,
     Pur quel di ſé li traſſe: e come donna
     A prieghi lor laſcio vederi! in gonna.

 [70]
Toſto che vede il Tartaro Marphiſa
     Per la credenza e’ ha di guadagnarla
     In ricòpenſa e in cambio vgual, s’auifa
     Di Doralice, a Rodomonte darla,
     Si come Amor ſi regga a queſta guiſa
     Che vender la ſu a Donna, o permutarla
     Poſſa l’amante, ne a ragion s’ attriſta
     Se quado vna ne perde vna n’acquiſta.

 [71]
Per dunque prouedergli di donzella
     Accio per ſé queſt’ altra ſi ritegna
     Marphiſa che gli par leggiadra e bella
     E d’ogni cauallier femina degna,
     Come habbia ad hauer qſta, come qlla
     Subito cara, a lui donar diſegna,
     E tutti i cauallier che con lei vede
     A gioſtra ſeco & a battaglia chiede.