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Salta hora in qſta ſquadra, & hora i qlla
Ruggiero e via ne toglie hor dieci hor veti,
Altri tanti per man de la Donzella
Di qua e di la ne ſon (cernati e ſpenti,
Tanti ſi veggon gir morti di fella
Quanti ne toccan le ſpade taglienti,
A cui dan glielmi e le corazze loco.
Come nel boſco i fecchi legni al fuoco.
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Se mai d’ hauer veduto vi raccorda
O rapportato v’ ha fama all’orecchie
Come, allhor che’l collegio ſi diſcorda
E vanfí I aria a far guerra le pecchie:
Entri ſra lor la Rondinella ingorda
E mangi e vccida, e guadine parecchie,
Douete imaginar che ſimilmente
Ruggier foſſe e Marphiſa in quella géte
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Non coſi Ricciardetto, e il ſuo Cugino
Tra le due genti variauan danza,
Perche laſciando il campo Saracino
Sol tenere l’occhio all’altro di Maganza
Il ſratel di Rinaldo Paladino
Con molto animo hauea molta poſſanza,
E quiui raddoppiar glie la facea
L’odio che contra a i Maganzeſi hauea.
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Facea parer queſta medeſma cauſa
Vn leon fiero il baſtardo di Buouo
Che con la ſpada ſenza indugio e pauſa
Fende ogn’elmo, o lo ſchiaccia come vn ou
E qual perſona non faria ſtata aufa?
Non faria comparita vn Hettor nuouo?
Marphiſa hauedo í 9pagnia e Ruggiero
Ch’era la ſcelta, e’l fior d’ogni guerriero.
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Marphiſa tuttauolta combattendo
Speſſo a i compagni gliocchi riuoltaua:
E di lor ſorza paragon vedendo
Con marauiglia tutti li lodaua:
Ma di Ruggier pur il valor ſtupendo
E ſenza pari al mondo le ſembraua,
E talhor ſi credea che foſſe Marte
Sceſo dal quinto cielo in quella parte.
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Miraua quelle horribili percorre
Mirauale non mai calare in fallo,
Parea che contra Baliſarda foſſe
Il ferro charta, e non duro metallo,
Glielmi tagliaua e le corazze groſſe
E glihuomini fendea ſin fu’l cauallo:
E li mandaua in parte vguali al prato
Tanto da l’un quanto da l’altro lato.
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Continuando la medeſma botta
Vccidea col ſignore il cauallo anche:
I capi dalle ſpalle alzaua in ſrotta
E ſpeffo i buſti dipartia da l’anche:
Cinqj e piú a vn colpo ne taglio talhotta
E ſé non che pur dubito che manche
Credenza al ver: e’ ha faccia di mèzogna
Di piú direi, ma di men dir biſogna.
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Il buon Turpin che fa che dice il vero
E laſcia creder poi ql ch’al’huom piace:
Narra mirabil coſe di Ruggiero
> Ch’ udédolo il direſte voi mendace:
Coſi parea di ghiaccio ogni guerriero
Contra Marphiſa, et ella ardente face:
E no men di Ruggier gliocchi a ſé traſſe
Ch’ella di lui l’alto valor miraſſe.