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Ella dal di che Ferrau li preſe
Gliha ognor tenuti in loco oſcuro e fello
Fin che’l brutto contratto e diſcortefe
N’ha fatto co coſtui di ch’io fauello,
Gli de mandar domane al Maganzeſe
Ne i confin tra Baiona e vn ſuo cartello.
Verrá in perſona egli a pagar la mancia
Ch 9pra il miglior ſangue ch ſia í Fracia
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Rinaldo noſtro n’ho auiſato hor hora:
Et ho cacciato il meſſo di galoppo,
Ma no mi par ch’arriuar pofTa ad hora
Che non ſia tarda, che’l camino e troppo,
Io non ho meco gente da vſcir ſuora,
L’animo e pròto, ma il potere e zoppo:
Se gli ha quel traditor li fa morire
Si che non ſo che far non ſo che dire.
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La dura nuoua a Ricciardetto ſpiace
E perche ſpiace a lui, ſpiace a Ruggiero,
Che poi ch queſto e quel vede che tace
Ne tra profitto alcun del ſuo penſiero,
Diſſe con grande ardir, dateui pace
Sopra me queſt’imprefa tutta chero,
E queſta mia varrá per mille ſpade
A riporui i ſratelli in libertade.
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Io non voglio altra gente altri ſuſſidi
Ch’ io credo baſtar ſolo a queſto fatto:
lo vi domando ſolo vn che mi guidi
Al luogo, oue ſi dee fare il baratto,
Io vi faro ſin qui ſentire i gridi
Di chi fará preſente al rio contratto,
Coſi dicea, ne dicea coſa nuoua
All’lí de dui ch n’hauea viſto pruoua.
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L’altro non l’aſcoltaua, ſé non quanto
S’aſcolti vn ch’assai parli, e ſappia poco,
Ma Ricciardetto gli narro da canto
Come ſu per coſtui tratto del fuoco,
E ch’era certo che maggior del vanto
Faria veder l’effetto a tempo e a loco,
Gli diede allhor’ vdienza piú che prima
E ritienilo, e ſé di lui gran ſtima.
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Et alla menſa, oue la Copia ſuſe
Il corno, V honoro come ſuo dono,
Quiui fenz’ altro aiuto ſi concluſe
Che liberare i duo ſratelli ponno:
In tanto foprauenne e gliocchi chiuſe
A i Signori e a i ſergenti il pigro ſonno
Fuor ch’a Ruggier, che p tenerlo deſto
Gli púge il cor ſemp un penſier moleſto.
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l’aſſedio d’ Agramante e’ hauea il giorno
Vdito dal corrier, gli ſta nel core,
Ben vede ch’ogni minimo ſoggiorno
Che faccia d’aiutarlo, e ſuo diſnore,
Quata gli fará Ifamia: quanto ſcorno
Se co i nemici va del ſuo Signore,
O come a gran viltade a gran delitto
Battezandofi alhor gli fará aſſeritto.
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Potria in ognaltro tempo eſſer creduto
Che vera religion l’haueſſe moſſo:
Ma hora che biſogna col ſuo aiuto
Agramante d’ aſſedio eſſer riſcoſſo,
Piú toſto da ciaſcun fará tenuto
Che timore e viltá l’habbia percoſſo:
Ch’ alcuna opinion di miglior fede
yueſto il cor di Ruggier ſtimula e ſiede