Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/349


 [3]
Hor l’uno e l’altro cauallier pagano
     Che tutti ha differiti i ſuoi litigi
     Va per ſaluar l’efercito Africano:
     Con la Donna gentil verſo Parigi:
     E va con eſſi anchora il piccol Nano
     Che ſeguito del Tartaro i veſtigi:
     Fin che con lui codotto a ſronte a ſronte
     Hauea quiui il geloſo Rodomonte.

 [4]
Capitare in vn prato, oue a diletto
     Erano cauallier fopra vn ruſcello:
     Duo diſarmati, e duo ch’auean l’elmetto
     E vna donna con lor di viſo bello,
     Chi foſſer quelli altroue vi ſia detto
     Hor no, che di Ruggier prima fauello:
     Del buon Ruggier, di cui vi ſu narrato
     Che lo ſcudo nel pozzo hauea gittate

 [5]
No e dal pozzo anchor lontano ú miglio
     Che venire vn corrier vede in gra fretta
     Di quei che manda di Troiano il figlio
     Ai cauellieri onde ſoccorſo aſpetta:
     Dalqual ode che Carlo in tal periglio
     La gente ſaracina tien riſtretta:
     Che ſé non e chi torto le dia aita
     Torto l’honor vi laſciera o la vita.

 [6]
Fu da molti penſier ridutto in ſorſè
     Ruggier, che tutti l’aſſaliro a vn tratto:
     Ma qual per lo miglior doueſſe torſe
     Ne luogo hauea ne tempo a penſar atto,
     Laſcio adare il meſſaggio, e’l ſreno torſe
     La doue ſu da quella donna tratto,
     Ch’ adhor adhor í modo egli affrettaua
     Che neſſun tempo d’ indugiar le daua.

 [7]
Quindi ſeguendo il camin preſo, venne
     (Giá declinando il Sole) ad vna terra,
     Che’l Re Marſilio in mezo Francia tene
     Tolta di man di Carlo in quella guerra,
     Ne al ponte ne alla porta ſi ritenne
     Che nò gli niega alcuno il parto o ferra:
     Ben ch’intorno al raſtrello e in ſu le ſorte
     Gran quantitá d’huomini e d’arme ſorte.

 [8]
Per ch’era conoſciuta da la gente
     Quella donzella ch’auea in cOpagnia:
     Fu laſciato partar liberamente
     Ne domandato pure onde venia:
     Giunſe alla piazza: e di fuoco lucente
     E piena la trouo di gente ria:
     E vide in mezo ſtar con viſo ſmorto
     Il giouine dannato ad eſſer morto.

 [9]
Ruggier come gli alzo gliocchi nelviſo
     Che chino a terra e lachrymoſo ſtaua,
     Di veder Bradamante gli ſu auiſo:
     Tanto il giouine a lei raſſimigliaua,
     Piú deſſa gli parea quanto piú ſiſo
     Al volto e alla perſona il riguardaua,
     E ſra ſé diſſe, o queſta e Bradamante
     O ch’io no ſon Ruggier com’era inate.

 [10]
Per troppo ardir ſi fará ſorſè meſſa
     Del garzon condennato alla difeſa,
     E poi che mal la coſa l’e ſucceſſa
     Ne fará ſtata (come io veggo) preſa
     Deh perche tanta fretta? che con erta
     Io non potei trouarmi a queſta impreſa?
     Ma Ilio ringratio, che ci ſon venuto
     Ch’ a tépo anchora, io potrò darle aiuto.