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[111]
Tra i cauallier la donna di gran core
Si mette, e dice loro, io vi comando
Per quanto ſo, che mi portate amore:
Che riſerbiate a miglior’vſo il brando.
E ne vegliate Cubito in fauore
Del noſtro campo ſaracino, quando
Si troua hora aſſediato ne le tende:
E preſto aiuto, o gran ruina attende.
[112]
Indi il meſſo ſoggiunſe il gran periglio
De i ſaracini, e narro il fatto a pieno:
E diede inſieme lettere del figlio
Del Re Troiano al figlio d’Vlieno,
Si piglia ſinalmente per conſiglio
Ch i duo guerrier, depoſto ogni veneno
Facciano inſieme triegua: fin’al giorno
Che ſia tolto l’attedio a i Mori intorno.
[113]
E ſenza piū dimora, come pria
Liberato d’aſſedio habbian lor gente:
Non s’intendano hauer piū compagnia
Ma crudel guerra, e inimicitia ardente,
Fin che con l’arme diſunito ſia
Chi la Donna hauer de meritamente,
Quella ne le cui man giurato ſue
Fece la ſicurta per amendue.
[114]
Quiui era la Diſcordia impatiente
Inimica di pace, e d’ogni triegua:
E la Superbia, v’e che non conſente
Ne vuol patir che tale accordo ſegua,
Ma piū di lor può Amor quiui pſente
Di cui l’alto valor neſſuno adegua,
E ſé ch’in dietro a colpi di ſaette
E la Diſcordia, e la Superbia ſlette.
[115]
Fu concluſa la triegua ſra coſtoro:
Si come piacque a chi di lor potea:
Vi mancaua vno de i caualli loro
Che morto quel del Tartaro giacea,
Perho vi venne a tempo Brigliadoro
Che le freſche herbe lungo il rio paſcea
Ma al ſin del cato io mi trouo eſſer giuto
Si ch’io faro con voſtra gratia punto.
CANTO XXV
[1]
Deſir di laude, & impeto d’Amore:
Ne chi piū vaglia anchor ſi troua il vero
Che reſta hor qſto hor quel ſuperiore:
Ne l’uno hebbe e ne l’altro caualliero
Quiui gran ſorza il debito e l’honore:
Che l’amoroſa lite s’intermeſſe,
Fin che ſoccorſo il campo lor s’haueffe.
[2]
Ma piū ve l’hebbe Amor, che ſé non era
Che coſi comando la donna loro,
Non ſi ſciogliea quella battaglia ſiera
Che l’un n’haurebbe il triūphale alloro:
Et Agramante in van con la ſua ſchiera
l’aiuto hauria aſpettato di coſtoro:
Dunq} Amor ſempre rio no ſi ritroua
Se ſpeffo nuoce, ancho taluolta gioua.