Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/316


 [91]
Mentre coſi penſando ſeco giua,
     Vene I quel che cercaua a dar di cozzo,
     Che’n mezo de la ſtrada fopr’ arriua
     Doue profondo era cauato vn pozzo,
     Quiui l’armento alla calda hora eſtiua
     Si ritrahea, poi e’ hauea pieno il gozzo
     Diſſe Ruggiero, hor proueder biſogna
     Che non mi facci o ſcudo piú vergogna.

 [92]
Piú non ſtarai tu meco, e queſto ſia
     l’ultimo biaſmo e’ ho d’ hauerne al mòdo
     Coſi dicendo ſmonta ne la via
     Piglia vna groſſa pietra e di gran pòdo
     E la lega allo ſcudo, & ambi inuia
     Per l’alto pozzo a ritrouarne il fondo
     E dice, coſta giú ſtatti ſepulto
     E teco ſtia sépre il mio obbrobrio occulto.

 [93]
Il pozzo e cauo e pieno al somo d’acq3
     Grieue e lo ſcudo, e qlla pietra grieue:
     Non ſi fermo ſin che nel fondo giacque
     Sopra ſi chiuſe il liquor molle e lieue,
     Il nobil’atto e di ſplendor, non tacqj
     La vaga fama, e diuulgollo in breue
     E di rumor n’ empi Tuonando il corno
     E Frácia e Spagna, e le puincie intorno.

 [94]
Poi che di voce in voce ſi ſé queſta
     Strana auentura in tutto il mondo nota
     Molti guerrier ſi trufferò all’inchieſta
     E di parte vicina e di remota:
     Ma non ſapean qual foſſe la foreſta
     Doue nel pozzo il ſacro ſcudo nuota:
     Che la donna che ſé l’atto paleſe
     Dir mai non volſe il pozzo ne il paeſe.

 [95]
Al partir che Ruggier ſé dal cartello
     Doue hauea vinto con poca battaglia:
     Che i quattro gra campion di Pinabello
     Fece reſtar come huomini di paglia,
     Tolto lo ſcudo, hauea leuato quello
     Lue, ch gliocchi e gli animi abbarbaglia
     E quei che giaciuti eran come morti
     Pieni di merauiglia eran riforti.

 [96]
Ne per tutto quel giorno ſi fauella
     Altro ſra lor, che de lo ſtrano caſo
     E come ſu, che ciaſcun d’effi, a quella
     Horribil luce vinto era rimaſo,
     Mentre parlali di queſto, la nouella
     Vien lor di Pinabel giunto all’occafo
     Che Pinabello e morto hanno l’auifo
     Ma nò fanno perho chi l’habbia vcciſo.

 [97]
l’ardita Bradamante in queſto mezo
     Giuto hauea Pinabello avn paſſo ſtretto
     E cento volte glihauea fin’ a mezo
     Meſſo il brando pei ſianchi e p lo petto:
     Tolto e’ hebbe dal modo il puzzo e’l lezo
     Ch tutto itorno hauea il paeſe iſetto,
     Le ſpalle al boſco teſtimonio volſe
     Co quel deſtrier che giá il fello le tolſe,

 [98]
Volſe tornar doue laſciato hauea
     Ruggier, ne ſeppe mai trouar la ſtrada
     Hor per valle hor per monte s’ auuolgea
     Tutta quali cerco quella contrada
     Non volſe mai la ſua fortuna rea
     Ch via trouaſſe onde a Ruggier ſi vada
     Queſto altro canto ad aſcoltare aſpetto
     Chi de l’hiſtoria mia prende diletto.