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Pallido e ſbigottito il miſer ſprona
Che poſto ha nel ſuggir l’ultima ſpeme,
l’animoſa Donzella di Dordona
Gliha il ferro a i ſischi e lo pcuote e pme
Vien co lui ſempre e mai no l’abbadóna
Grade e il rumor, e il boſco itorno geme
Nulla al caſtel di qſto anchor s’ intende
Perho ch’ognuo a Ruggier ſolo attède.
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Glialtri tre cauallier de la ſortezza
In tanto erano vſciti in ſu la via
Et hauean ſeco quella male auezza
Che u’ hauea poſta la coſtuma ria
A ciaſcun di lor tre, che’l morir prezza
Piú c’hauer vita, che con biaſmo ſia:
Di vergogna arde il viſo, e il cor di duolo
Che tati ad aſſalir vadano vn ſolo.
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La crudel meretrice e’ hauea fatto
Por quella iniqua vſanza & oſſeruarla
Il giuramento lor ricorda e il patto
Ch’effi fatti P hauean di vendicarla,
Se ſol con queſta lancia te gli abbatto
Per che mi voi co altre accópagnarla ?
(Dicea Guidò ſeluaggio) e s’ io ne mèto
Leuami il capo poi ch’io ſon contento.
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Coſi dicea Griphon coſi Aquilante
Gioſtrar da ſol a ſol volea ciaſcuno,
E preſo e morto rimanere inante
Ch’ incòtra vn ſol volere ádar piú d’uno
La Donna dicea loro, a che far tante
Parole qui ſenza profitto alcuno?
Per torre a colui l’arme io u’ho qui tratti
Non per far nuoue leggi e nuoui patti.
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Quado io v’ hauea í pgione era da farme
Queſte eſcuſe e no hora, che ſon tarde:
Voi douete il preſo ordine ſeruarme
Non voſtre lingue far vane e bugiarde:
Ruggier gridaua lor, eccoui P arme:
Ecco il dſtrier e’ ha nuouo e fella e barde
I panni de la Donna eccoui anchora
Se li volete, a che piú far dimora?
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La Donna del caſtel da un lato preme
Ruggier da P altro li chiama e rapogna:
Tanto ch’a ſorza ſi ſpiccaro inſieme
Ma nel viſo inſiammati di vergogna.
Dinanzi apparue P uno e l’altro ſeme
Del Marcheſe honorato di Borgogna:
Ma Guido ch piú graue hebbe il cauallo
Venia lor dietro co poco interuallo
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Con la medeſima haſta con che hauea
Sanſonetto abbattuto, Ruggier viene
Coperto da lo ſcudo che ſolea
Atlante hauer ſu i monti di Pyrene:
Dico quello incantato che ſplendea
Tanto c’humana viſta noi foſtiene,
A cui Ruggier per l’ultimo ſoccorſo
Ne i piú graui perigli hauea ricorſo.
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Ben che ſol tre ſiate biſognolli
E certo in gran perigli vſarne il lume:
Le prime due, quando da i regni molli
Si traſſe a piú lodeuole coſtume,
La terza, quando i denti mal ſatolli
Laſcio de l’Orca alle marine ſpume
Che douean deuorar la bella nuda
Che ſu a chi la campo poi coſi cruda,