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E Copra ogn’ altro error via piú pentita
Era del ben che giá a Rinaldo volſe,
Troppo parendole eſſerſi auilita
Ch’a riguardar ſi baffo gliocchi volſe,
Tant’ arrogantia hauendo Amor ſentita
Piú lungamente comportar non volſe,
Doue giacea Medor ſi poſe al varco
E l’aſpetto poſto lo ſtrale all’arco.
[20]
Quando Angelica vide il giouinetto
Languir ferito assai vicino a morte,
Che del ſuo Re che giacea ſenza tetto
Piú che del pprio mal ſi dolea ſorte,
Inſolita pietade in mezo al petto
Si ſenti entrar per diſuſate porte,
Che le ſé il duro cor tenero e molle
E piú quando il ſuo caſo egli narrolle.
[21]
E riuocando alla memoria l’arte
Ch’in India imparo giá di Chirugia,
Che par che qſto ſtudio in quella parte
Nobile e degno, e di gran laude ſia
E ſenza molto riuoltar di charte
Che’l patre a i ſigli hereditario il dia,
Si diſpoſe operar con ſucco d’ herbe
Ch’a piú matura vita lo riferbe.
[22]
E ricordoſſi, che paſſando hauea
Veduta vn’ herba in vna piaggia amena,
Foſſe Dittamo o foſſe Panacea
O non ſo qual, di tal effetto piena,
Che ſtagna il ſangue, e de la piaga rea
Leua ogni ſpafmo e periglioſa pena
La trouo non lontana: e quella colta
Doue laſciato hauea Medor, die volta.
[23]
Nel ritornar s’ incontra in vn paſtore
Ch’a cauallo pel boſco ne veniua,
Cercando vna iuuenca, che giá ſuore
Duo di di mandra e ſenza guardia giua,
Seco lo traſſe, oue perdea il vigore
Medor col ſangue che del petto vſciua,
E giá n’ hauea di tanto il terren tinto
Ch’era homai preſſo a rimanere eſtinto.
[24]
Del palaſreno Angelica giú ſcefe
E ſcendere il Paſtor ſeco fece anche:
Peſto con faſſi l’herba, indi la preſe
E ſucco ne cauo ſra le man bianche,
Ne la piaga n’ inſuſe, e ne diſtefe
E pel petto e pel ventre, e fin’a lanche
E ſu di tal virtú queſto liquore
Ch ſtagno il ſangue, e gli torno il vigor.
[25]
E gli die ſorza che potè ſalire
Sopra il cauallo che’l paſtor conduſſe:
Non perho volſe indi Medor partire
Prima ch’in terra il ſuo Signor non ſuſſe
E Cloridan col Re ſé ſepelire:
E poi doue a lei piacque ſi riduſſe,
Et ella per pietá ne l’humil caſe
Del corteſe paſtor ſeco rimaſe.
[26]
Ne ſin che noi tornaſſe in ſanitade
Volea partir: coſi di lui ſé ſtima,
Tanto ſé inteneri de la pietade
Ch n’hebbe eòe in terra il vide prima,
Poi viſtone i coſtumi e la beltade
Roder ſi ſenti il cor d’ aſcoſa lima
Roder ſi ſenti il core, e a poco a poco
Tutto infiamato d’amorofo fuoco.