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L’implacabil Diſcordia in compagnia
De la Superbia, ſi meſſe in camino,
E ritrouo che la medeſma via
Facea per gire al campo Saracino
Lafflitta e ſconfolata Geloſia,
E venia ſeco vn Nano piccolino,
Ilqual mandaua Doralice bella
Al Re di Sarza a dar di ſé nouella,
[29]
Quado ella vene a Madricardo in mano
Ch’io v’ho giá raccertato, e come e doue,
Tacitamente hauea commeſſo al Nano
Che ne portaſſe a queſto Re le nuoue,
Ella ſpero che noi ſaprebbe in vano
Ma che far ſi vedria mirabil pruoue
Per rihauerla con cnidel vendetta
Da ql ladron che gli l’hauea intercetta.
[30]
La Geloiia quel Nano hauea trouato
E la cagion del ſuo venir compreſa
A caminar ſé gliera meſſa allato:
Parendo d’hauer luogo a qſta impreſa,
Alla Diſcordia ritrouar ſu grato
La Geloſia: ma piú quado hebbe inteſa
La cagion del venir, che le potea
Molto valere in quel che far volea.
[31]
D’ inimicar con Rodomonte, il figlio
Del Re Agrica, le pare hauer ſuggetto,
Trouera a ſdegnar glialtri altro coſiglio
A ſdegnar queſti duo, queſto e pfetto,
Col Nano ſé ne vien, doue l’artiglio
Del ſier Pagano hauea Parigi aſtretto,
E capitaro a punto in ſu la riua
Qn il crudel del fiume a nuoto vſciua.
[32]
Toſto che riconobbe Rodomonte
Coſtui de la ſua Donna eſſer meſſaggio
Eſtinfe ogn’ira: e ſereno la ſronte
E ſi ſenti brillar dentro il coraggio,
Ogn’ altra coſa aſpetta che gli conte
Prima, ch’alcuo habbia a lei fatto oltraggio
Va 9tra il Nano, e lieto gli domada
Ch’ e de la Donna noſtra ? oue ti manda ?
[33]
Riſpoſe il Nano, ne piú tua ne mia
Donna diro, quella ch’e ſerua altrui,
Hieri ſcontrammo vn cauallier per via
Che ne la tolſe, e la meno con lui,
A quello annuntio entro la Geloſia
Fredda come Aſpe, & abbraccio coſtui
Seguita il Nano, e narragli in che guiſa
Vn ſol l’ha preſa. e la ſua gente vcciſa.
[34]
L’acciaio allhora la Diſcordia preſe
E la pietra ſocaia, e picchio vn poco,
E l’eſca ſotto la Superbia ſtefe
E ſu attaccato in vn momento il fuoco,
E ſi di queſto l’anima s’ acceſe
Del Saracin, che non trouaua loco:
Soſpira e ſreme con ſi horribil faccia
Che gli eleméti, e tutto il ciel minaccia.
[35]
Come la Tigre poi ch’in van diſcende
Nel voto albergo, e per tutto s’ aggira
E i cari ſigli all’ultimo comprende
Eſſergli tolti: auampa di tant’ ira
A tanta rabbia a tal furor s’ eſtende
Che ne a monte ne a rio ne a notte mira:
Ne lunga via ne grandine raffrena
L’odio che dietro al predator la mena.