Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/240


[4]
Van glialtri I rotta oue il timor li caccia
     Chi qua chi la pei campi e per le ſtrade,
     E chi d’ entrar ne la citta procaccia
     E l’un ſu l’altro ne la porta cade
     Griphon non fa parole e non minaccia
     Ma laſciando lontana ogni pietade:
     Mena tra il vulgo inerte il ferro intorno
     E gran vendetta fa d’ogni ſuo ſcorno.

[5]
Di quei che primi giunſero alla porta,
     Che le piante a leuarſi hebbeno pronte,
     Parte al biſogno ſuo molto piú accorta
     Che de gli amici, alzo ſubito il ponte,
     Piangendo parte, o co la faccia ſmorta
     Fuggédo andò ſenza mai volger ſróte,
     E ne la terra per tutte le bade
     Leuo grido e tumulto e rumor grande.

[6]
Griphon gagliardo duo ne piglia in qlla
     Che’l ponte ſi leuo per lor ſciagura,
     Sparge de l’uno al campo le ceruella
     Che lo percuote ad vna cote dura,
     Prede l’altro nel petto, e l’arrandeila
     In mezo alla citta fopra le mura,
     Scorie per l’oſſa a i Terrazani il gelo
     Quando vider colui venir dal cielo.

[7]
Fur molti che temer che’l ſier Griphone
     Sopra le mura haueſſe preſo vn ſalto
     Non vi farebbe piú conſusone
     S’a Damaſco il Solda deſſe l’affalto,
     Vn muouer d’ arme, vn correr di perſone
     E di Talacimanni vn gridar d’alto
     E di tamburi vn ſuon miſto e di trombe
     Il modo afforda, e’l ciel par ne ribombe.

[8]
Ma voglio a va’ altra volta differire
     A ricontar ciò che di queſto auenne:
     Del buon Re Carlo mi conuien ſeguire
     Che contra Rodomonte in fretta venne
     Ilqual le genti gli facea morire:
     10 vi diſſi ch’al Re compagnia tenne
     11 gran Daneſe, e Namo, & Oliuiero
     E Auino, e Auolio, e Othone, e Berligiero.

[9]
Otto ſcontri di lance che da ſorza
     Di tali otto Guerrier cacciati ſoro
     Soſtenne a vn tempo la ſcagliofa ſcorza
     Di c’hauea armato il petto il crudo Moro,
     Come legno ſi drizza, poi ch l’orza
     Lèta il Nochier ch creſcer ſente il Coro
     Coſi preſto Rizzoſſi Rodomonte
     Da i colpi che gittar doueano vn monte.

[10]
Guido, Ranier, Ricardo, Salamone
     Ganelon traditor, Turpin fedele,
     Angioliero, Angiolino, Vghetto, Iuone
     Marco, e Mattheo dal pia di sa Michele,
     E gli otto di che dianzi fei mentione,
     Son tutti intorno al Saracin crudele,
     Arimanno, e Odoardo d’Inghilterra
     Ch’ entrati eran pur dianzi ne la terra,

[11]
Non coſi ſreme in ſu lo ſcoglio alpino
     Di ben ſondata rocca alta parete
     Quádo il furor di Borea o di Garbino
     Suelle da i monti il ſraſſino e l’abete,
     Come ſreme d’orgoglio il Saracino
     Di ſdegno acceſo, e di ſanguigna ſete,
     E com’a vn tèpo e il tuono e la ſaetta
     Coſi l’ira de l’empio e la vendetta.