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Arde nel core, e ſuor nel viſo auampa
Come ſia tutta ſua quella vergogna,
Perche l’opere ſue di quella ſtampa
Vedere aſpetta il populo & agogna.
Si che riſulga chiara piú che lampa
Sua virtú, queſta volta gli biſogna,
Ch’ un’ oncia, vn dito ſol d’error ch faccia
Per la mala impreffion parrá fei braccia.
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Giá la lancia hauea tolta ſu la coſcia
Griphon ch’errare I arme era poco vſo,
Spinſe il cauallo a tutta briglia, e poſcia
Ch’alquanto andato ſu, la meſſe ſuſo,
E porto nel ferire eſtrema angofeia
Al Baron di Sidonia ch’andò giuſo,
Ognun marauigliando in pie ſi leua
Che’l contrario di ciò tutto attendeua.
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Torno Griphon con la medeſma antena
Che’ntiera e ferma ricourata hauea,
Et in tre pezzi la roppe alla penna
De lo ſcudo al Signor di Lodicea:
Quel p cader tre volte e quattro accèna
Che tutto ſtefo alla groppa giacea,
Pur rileuato al ſin la ſpada ſtrinfe
Volto il cauallo, e ver Griphon ſi ſpife.
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Griphon che’l vede I fella, e ch no baſta
Si fiero incontro perche a terra vada,
Dice ſra ſé, quel che non potè l’haſta
In cinque colpi o’n fei fará la ſpada,
E ſu la tempia ſubito l’attaſta
D’ un dritto tal ch par che dal ciel cada:
E u altro gli accopagna e u altro appſſo
Tanto che l’ha ſtordito, e in terra meſſo.
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Quiui erano d’ Apamia duo germani
Soliti in gioſtra rimaner di fopra,
Tirſe e Corimbo, & ambo per le mani
Del figlio d’Vliuer cader ſozopra,
l’uno gli arcion laſcia allo ſcotro vani
Con l’altro meſſa ſu la ſpada in opra,
Giá per commuti giudicio ſi tien certo
Che di coſtui ſia de la gioſtra il merto.
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Ne la lizza era entrato Salinterno
Gran Diodarro e Maliſcalco regio,
E che di tutto’l regno hauea il gouerno
E di ſua mano era guerriero egregio:
Coſtui ſdegnoſo ch’u guerriero eſtemo
Debba portar di quella gioſtra il pregio
Piglia vna lancia, e verſo Griphon grida
E molto minacciandolo lo sfida.
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Ma quel con vn lancion gli fa riſpoſta
C hauea per lo miglior ſra dieci eletto,
E per non far error lo ſcudo apporta
E via lo paſſa e la corazza e’l petto,
Paſſa il ferro crudel tra coſta e coſta
E ſuor pel tergo vn palmo eſce di netto,
Il colpo (eccetto al Re) ſu a tutti caro
Ch’ ognuno odiaua Salinterno auaro.
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Griphone appreſſo a queſti, I terra getta
Duo di Damaſco, Ermophilo, e Carmodo
La militia del Re dal primo e retta
Del mar grade Almiraglio e ql ſecodo:
Laſcia allo ſcontro l’un la fella in fretta
Adoſſo all’altro ſi riuerſa il pondo
Del rio deſtrier, che foſtener non puote
l’alto valor co che Griphon percuote.