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Di queſto ho da contami piú di ſotto,
Hor diro di Griphon ch’alla ſu a giunta
Vn paio e piú di lancie trouo rotto
Menato piú d’un taglio e d’una punta,
De i piú cari e piú ſidi al Re fur’otto
Che quiui inſieme hauean lega cógiuta
Gioueni in arme pratichi & induſtri
Tutti o Signori o di famiglie illuſtri.
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Quei riſpondean ne la sbarrata piazza
Per vn di ad vno ad vno, a tutto’l modo,
Prima co lancia e poi co ſpada o mazza,
Fin ch’al Re di guardarli era giocondo,
E ſi ſorauan ſpeffo la corazza,
Per giuoco in ſomma qui facean, fecódo
Fan gli nimici capitali, eccetto
Che potea il Re partirli a ſuo diletto.
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Quel d’Antiochia vn’huom seza ragione
Che Martano il codardo nominone,
Come ſé de la ſorza di Griphone
Poi ch’era ſeco, participe foſſe,
Audace entro nel Martiale agone,
E poi da canto ad aſpettar fermoſſe
Sin che ſiniſce vna battaglia ſiera
Che tra duo cauallier cominciata era.
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Il Signor di Seleucia di quell’uno
Ch’a foſtener l’impreſa haueano tolto,
Còbattèdo in quel tépo con Ombrano
Lo feri d’una punta in mezo’l volto,
Si che l’uccife, e pietá n’ hebbe ognuno,
Perche buon cauallier lo tenean molto,
Et oltra la bontade, il piú corteſe
Non era ſtato in tutto quel paeſe.
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Veduto ciò Martano hebbe paura
Che parimente a ſé no auueniſſe,
E ritornando ne la ſua natura
A penſar comincio come ſugiſſe
GriphO che gliera appſſo e n’ hauea cura
Lo ſpinfe pur, poi ch’assai fece e diſſe,
Cotra vn gètil guerrier, che s’ era moſſo
Come ſi ſpinge il Cane al Lupo adoſſo.
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Che dieci paſſi gli va dietro o venti
E poi ſi ferma, & abbaiando guarda
Come digrigni i minaccioſi denti
Cóe ne gliocchi horribil fuoco gli arda
Quiui ou’ erano e principi preſenti
E tanta gente nobile e gagliarda,
Fuggi lo’ncontro il timido Martano,
E torſe M ſreno e’I capo a delira mano.
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Pur la colpa potea dar al cauallo
Chi di ſcufarlo haueſſe tolto il peſo,
Ma con la ſpada poi ſé ſi gran fallo
Che non P hauria Demoſthene difeſo,
Di charta armato par, non di metallo
Si teme da ogni colpo eſſere ofTefo,
Fuggeſi al ſine, e gliordini diſturba
Ridendo intorno allui tutta la turba.
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II batter de le mani il grido intorno
Se gli leuo del populazzo tutto,
Come Lupo cacciato ſé ritorno
Martano in molta fretta al ſuo ridutto,
Reſta Griphone e gli par de lo ſcorno
Del ſuo copagno eſſer macchiato e brutto
Eſſer vorrebbe ſtato i mezo il ſoco
Piú toſto che trouarſi in queſto loco.