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Non hai tu Spagna I' Africa vicina
Che t’ha via piú di queſta Italia oſſeſa?
E pur per dar trauaglio alla meſchina
Laſci la prima tua ſi bella impreſa:
O d’ ogni vitio fetida ſentina
Dormi Italia imbriaca, e non ti peſa
C hora di queſta gente, hora di quella
Che giá ſerua ti ſu, fei fatta ancella?
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Se’l dubbio di morir ne le tue tane
Suizer di fame, in Lombardia ti guida:
E tra noi cerchi, o chi ti dia del pane
O per vſcir d’ inopia chi t’ uccida,
Le richezze del Turcho hai no lontane
Cacciai d’ Europa, o almen di Grecia ſnida
Coſi potrai o del digiuno trarti
O cader con piú merto in quelle parti.
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Quel ch’a te dico, io dico al tuo vicino
Tedeſco anchor, la le ricchezze ſono
Che vi porto da Roma Conſtantino,
Portonne il meglio, e ſé del reſto dono:
Pactolo & Hermo Onde ſi tra l’Or ſino
Migdonia e Lydia e quel paeſe buono
Per tante laudi in tante hiſtorie noto
No e s’andar vi vuoi: troppo remoto.
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Tu gran Leone a cui premon le terga
De le chiaui del ciel le graui ſome,
Nò laſciar che nel ſonno ſi ſommerga
Italia, ſé la man l’hai ne le chiome,
Tu fei Paſtore, e Dio t’ ha quella verga
Data a portare, e ſcelto il fiero nome,
Perche tu ruggí, e che le braccia ſtèda
Si che da i lupi il grege tuo difenda.
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Ma d’ un parlar nel’altro oue ſono ito
Si lungi dal camin ch’io faceua hora?
Non lo credo perho ſi hauer ſmarrito
Ch’io non lo ſappia ritrouare anchora,
Io’ dicea ch’in Soria ſi tenea il rito
D’ armarli, che i Fraceſchi haueáo allhora
Si ch bella i Damaſcho era la piazza
Di gente armata d’ elmo e di corazza.
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Le vaghe donne gettano da i palchi
Sopra i gioſtráti fior vermigli e gialli,
Mètre eſſi fanno a ſuon de gli oricalchi
Leuare aſſalti & aggirar caualli,
Ciaſcuno o bene o mal ch’egli caualchi
Vuol far quiui vederſi, e ſprona e dalli:
Di ch’altri ne riporta pregio e lode
Muoue altri a riſo, e gridar dietro s’ ode.
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De la gioſtra era il prezzo vn’ armatura
Che ſu donata al Re pochi di inante,
Che ſu la ſtrada ritrouo a ventura
Ritornado d’Armenia vn mercatante.
Il Re di nobiliſſima teſtura
Le fopraueſte all’arme aggiunſe, e tante
Perle vi poſe intorno, e Gemme & Oro,
Che la fece valer molto theſoro.
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Se conoſciute il Re quell’arme haueffe
Care hauute l’hauria fopra ogni arneſe,
Ne in pmio de la gioſtra l’hauria meſſe
Come che liberal foſſe e corteſe,
Lungo faria chi raccontar voleſſe
Chi l’hauea ſi ſprezzate e vilipeſe
Che’n mezo de la ſtrada le laſciaffe
Preda a chiúcg o inázi o indietro adaſſe.