Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/221


 [78]
Menaua in vna ſquadra piú di mezo
     Il campo dietro, e ſol del gran rumore
     Tremar gli Scoti, e tanto ſu il ribrezo
     Ch’abbandonauan l’ordine e l’honore:
     Zerbin, Lurcanio, e Ariodante in mezo
     Vi reſtar ſoli incontra a miei furore,
     E Zerbin ch’era a pie vi peria ſorſè
     Ma’l buon Rinaldo a tépo ſé n’ accorſe.

 [79]
Altroue intanto il Paladin s’ hauea
     Fatto inanzi ſuggir cento bandiere,
     Hor che l’orecchie la nouella rea
     Del gran periglio di Zerbin gli fere,
     Ch’ a piedi ſra la gente Cyrenea
     Laſciato ſolo hauenno le ſue ſchiere,
     Volta il cauallo, e doue il campo Scotto
     Vede ſuggir, prende la via di botto.

 [80]
Doue gli Scotti ritornar ſuggendo
     Vede s’appara, e grida hor doue andate?
     Perche tanta viltade in voi comprendo
     Che a ſi vii gente il campo abbadonate?
     Ecco le ſpoglie de le quali intendo
     Ch’ eſſer douea le voſtre chieſe ornate,
     O che laude, o che gloria, che’l ſigliuolo
     Del voſtro Re ſi laſci a piedi e ſolo.

 [81]
D’ u ſuo ſcudier vna groſſa haſta afferra
     E vede Prufion poco lontano
     Re d’ Aluaracchie, e adoſſo ſé gli ferra
     E de Pardon lo porta morto al piano
     Morto Agricalte, e Bambirago atterra
     Dopo fere aſpramente Sondano
     E come glialtri l’hauria tneffo a morte
     Se nel ferir la lancia era piú ſorte.

 [82]
Stringe Fuſberta, poi che l’haſta e rotta
     E tocca Serpentin quel da la Stella,
     Fatate l’arme hauea, ma quella botta
     Pur tramortito il manda ſuor di fella:
     E coſi al Duca de la gente Scotta
     Fa piazza intorno ſpatiofa e bella,
     Si che ſenza conteſa vn deſtrier puote
     Salir di quei che vanno a ſelle vote.

 [83]
E ben ſi ritrouo ſalito a tempo
     Che ſorſè noi facea ſé piú tardaua,
     Perche Agramate e Dardinello a u tèpo
     Sobrin col Re Balaſtro v’ arriuaua,
     Ma egli che montato era per tempo
     Di qua e di la col brando s’aggiraua
     Madádo hor qſto hor ql giú nel inſerno
     A dar notitia del viuer moderno.

 [84]
Il buon Rinaldo ilquale a porre in terra
     I piú dannoſi hauea ſempre riguardo.
     La ſpada contra il Re Agramate afferra
     Che troppo gli parea fiero e gagliardo,
     Facea egli ſol piú che mille altri guerra
     E ſé gli ſpinfe adoſſo con Baiardo,
     Lo fere a vn tempo, & vrta di trauerſo
     Si che lui col deſtrier manda riuerſo.

 [85]
Mentre di ſuor con ſi crudel battaglia
     Odio, rabia, furor, l’un l’altro oſſende
     Rodomonte in Parigi il popul taglia
     Le belle caſe, e i ſacri templi accende,
     Carlo ch’in altra parte ſi trauaglia,
     Queſto no vede, e nulla anchor ne’ntède
     Odoardo raccoglie & Arimano
     Ne la citta col lor popul Britanno.